Lo SNALS-Confsal non ha firmato l'accordo con il Governo ed ha abbandonato il tavolo delle trattative perché l'aumento di 300 mila lire lorde (circa 190 mila lire nette) che gli insegnanti dovrebbero ricevere in busta paga da gennaio non solo non allinea le retribuzioni dei nostri docenti a quelle percepite dai docenti degli altri paesi europei, ma mortifica ulteriormente la loro professionalità obbligandoli a subire sempre più carichi di lavoro nuovi derivanti dalle riforme in atto. Per questo motivo quattro soldi sbattuti sul tavolo della trattativa non potevano convincere lo SNALS-Confsal a firmare un accordo che, tra l'altro, affossa completamente la realizzazione di un piano pluriennale di investimenti proposta dallo SNALS-Confsal per realizzare la scuola del POF. Se andiamo poi ad analizzare che cosa in realtà il Governo ha elargito con le 300 mila lire ci accorgiamo che: £. 130.000: per adeguamento all'inflazione reale, sono un automatismo della retribuzione previsto dalla legge sui contratti; £. 106.000: rappresentano la quota mensile riferita ai 1.260 miliardi del concorsone e sono soldi già previsti nella disponibilità del contratto e che, comunque, i Confederali vogliono utilizzare al 40% per premiare i docenti "più qualificati"; £. 64.000: sono le risorse nuove rese disponibili dal Governo che si aggiungono alle due voci precedenti. Se, però, consideriamo che £. 50.000 erano già state offerte dal Governo a settembre, il personale della scuola avrebbe fatto due scioperi generali per ottenere 14.000. Bel successo! Per quanto riguarda il personale A.T.A. è opportuno chiarire che le 106.000 lire sono una dotazione dell'ex art. 29 (il concorsone dei docenti). Domanda: questa somma è estesa in tutto o in parte anche al personale ATA? O detto personale ne è escluso? Attendiamo chiarimenti dal Governo e dai Confederali! Lo SNALS-Confsal è convinto che anche le 64.000 lire sono previste in finanziaria esclusivamente per i docenti! Anche su questo punto attendiamo chiarimenti dal Governo e dai Confederali! Come si evince è questo un accordo tra Governo e Confederali che non può non trovare in disaccordo i docenti e quindi lo SNALS-Confsal, che da sempre si batte per la rivalutazione economica del personale della scuola.
IL COMITATO CENTRALE DELLO SNALS - preso atto dei contenuti dell'accordo intervenuto fra Governo e CGIL, CISL, UIL;
- rilevata la inaccettabilità del metodo e del merito per le ragioni che seguono:
- per la assoluta insufficienza delle risorse stanziate che una compiacente orchestrazione tramite i mezzi d'informazione ha individuato in 300 mila lire lorde di aumento mensili (di cui oltre un terzo è rappresentato da un automatismo della retribuzione legata all'inflazione reale), con il risultato di nascondere che esse consentono un incremento netto delle retribuzioni per meno della metà; per l'ipoteca che la CGIL ha posto sulle risorse destinate a rivalutare le retribuzioni, mediante la reintroduzione di un confuso e generico riferimento al merito (ex art. 29), operazione che, se passasse, ridurrebbe ancor più la "mancia" prevista per i docenti, rendendo ancor più grave, cocente ed evidente la beffa;
- per l'assenza di qualsivoglia riferimento al Piano Pluriennale d'investimenti, sul quale era stato conseguito l'accordo con il Governo D'Alema, unico strumento in grado di garantire un progressivo processo di valorizzazione della funzione docente;
- per la precarietà del quadro contrattuale e degli istituti che dovranno regolare le relazioni sindacali, che potrebbe aggravare il clima sociale e rendere ingovernabili i processi legati all'autonomia e alle riforme votate dal Parlamento;
Nel condividere pienamente le ragioni del vertice sindacaleDICHIARA di respingere l'accordo conseguito fra Governo e CGIL, CISL, UIL
RIBADISCE LA VOLONTÀ DI ASSUMERE
NEL MASSIMO ORGANO DEL SINDACATO, GIÀ CONVOCATO,le conseguenti inevitabili e dure iniziative di lotta, mobilitando il personale della scuola contro l'accordo-truffa raggiunto in un ristretto enclave concertativo
DENUNCIA il doppiogiochismo di CGIL, CISL, UIL che usano le parole a seconda delle convenienze e che sono pronti a ritirare disinvoltamente le parole date e a tradire gli impegni assunti;
CONFERMA piena fiducia nella maturità della Scuola italiana e nella sua capacità di scegliere obiettivi, forme di lotta e strumenti di iniziativa che meglio sappiano corrispondere ai suoi interessi reali.