MARZO 2001 Spagna. Disputa sullo sblocco dei salari del pubblico impiego. Le Comisiones Obreras hanno deciso di costituirsi in opposizione al ricorso presso la Corte Suprema con cui il Governo sta tentando i rimuovere la sentenza della "Audiencia Nacional" (una specie di Consiglio di Stato) che impone di sbloccare gli stipendi del pubblico impiego, bloccati fin dal 1997. La questione è se l'atto che disponeva il blocco in oggetto era un atto riguardante la gestione del personale, e in quanto tale sindacabile o un atto di politica economica e perciò insindacabile. Secondo l'Audiencia nacional si tratta di gestione del personale e quindi a questo punto si può dar luogo alle rivendicazioni sindacali, secondo il Governo si tratta di politica economica e quindi l'atto può essere modificato solo dal parlamento. Secondo le Comisiones Obreras il fatto stesso che in prima istanza la Corte Suprema abbia rimesso all'Audiencia Nacional la decisione dimostra che lo riteneva concernente la gestione del personale. Il primo ricorso delle Ccoo contro il blocco risale al 21 ottobre 1996, mentre la legge finanziaria in merito risale al 31 dicembre dello stesso anno: è quindi difficile per il governo dimostare che il blocco faceva parte di questa legge.
Russia. Protesta degli insegnanti per salari migliori. Un movimento rivendicativo per chiedere miglioramenti salariali si è sviluppato nella seconda metà di febbraio nelle regioni orientali della Russia. Scioperi e interruzioni delle attività scolastiche hanno riguardato la regione tra Primorie e gli Altai, nel sud della Siberia, dove hanno manifestato 22.000 docenti, e nella Cita, sempre in Siberia, dove hanno manifestato in 40.000. "Neppure nell'immediato dopoguerra gli insegnanti vivevano in queste condizioni" ha detto Vladimir Yakovlev, presidente del Sindacato dei professori e degli scienziati, che rimprovera a Putin di essersi dimenticato degli insegnanti, nonostante un andamento dell'economia relativamente buono. I docenti russi ricevono uno stipendio mensile di 1.300 rubli (circa 80.000 lire), di cui chiedono il raddoppio.
Francia. Precariato in lotta nell'Eda francese. I lavoratori precari dell'educazione degli adulti, della formazione continua e dell'inserimento professionale (Greta e Mgi secondo la solita mania francese per le sigle) sono scesi in sciopero il 23 gennaio su iniziativa dello Sgen-Cfdt e una delegazione proveniente da numerosi provveditorati si è incontrata alla "bourse du travail" di Parigi con gli emissari del governo. Si tratta di personale precario in alcuni casi anche da vent'anni. Per costoro l'accordo dovrebbe garantire cinque anni di pratica professionale riconosciuti pari al titolo richiesto, che le due prove previste nel concorso siano basate sulla relazione delle attività presentata dal candidato, che ciascun non titolare che entra possa iscriversi una volta all'anno a un concorso riservato a scelta e che l'anno di prova sia effettuato nel provveditorato d'origine. I posti per i concorsi riservati sono circa 2425.
Etiopia. Missione dell'IE. Nel dicembre scorso l'Internazionale dell'Educazione ha tentato di organizzare la terza missione in Etiopia, dove le restrizioni al lavoro sindacale nella scuola sono tali che il Segretario del sindacato Eta, Dr. Taye è in stato di detenzione in carcere. Anche in questa occasione non è stato concesso il visto all'intera delegazione, ma solo a Steve Sinnott della sezione britannica. Questi ha potuto fare visita ad alcune scuole e incontrare anche il Dr. Taye, in un colloquio durato un'ora e quaranta minuti. Le condizioni di Taye sembrano buone nonostante sia detenuto in cella 24 ore su 24.
La situazione nelle scuole visitate, per altro con cautela e diplomazia per non irritare le autorità, è alquanto drammatica: sei-settemila alunni per scuola, il numero medio di alunni per classe è di 80 unità e le scuole secondarie funzionano dalle otto del mattino alle cinque della sera a turni. Sono stati denunciati anche casi di spostamento forzoso del personale.India. Marcia per l'educazione. In India si sta svolgendo il primo Shiksha Yatra, la marcia per l'educazione. Partita dai quattro angoli del paese, il 21 gennaio,convergerà su Nuova Delhi il 25 marzo, dopo un percorso di 12.000 km e l'attraversamento di 20 stati e 150 distretti. Obiettivo dei dimostranti è la piena applicazione dell'83 emendamento della Costituzione che proclama un insegnamento libero e di qualità per tutti i bambini finoa 14 anni. La marcia è organizzata da associazioni professionali, organizzazioni giovanili, ong e sindacati tra cui l'All India Primary Teachers Federation e l'All India Federation of Teachers Organisations.
Gli organizzatori reclamano l'applicazione agli investitori locali e starnieri di una tassa speciale in favore dell'educazione. Inoltre la marcia ha l'obiettivo di reclutare 10.000 volontari per un'Armata dell'Educazione che sostenga la campagna di alfabetizzazione nei prossimi cinque anni.Turchia. Intimidazioni governative. Il governo turco ha incarcerato in ottobre sei insegnanti rei di avere redatto un documento in lingua curda in occasione della giornata mondiale degli insegnanti, ha avviato un'inchiesta sullo sciopero del 1 dicembre, ha confiscato fondi sindacali e ha impedito la pubblicazione delle rivendicazioni salariali. L'Internazionale dell'Educazione ha protestato contro tali misure e ha richiesto la liberazione dei 21 membri del Kesk e del responsabile del Kesk di Istanbul, arrestati il 15 gennaio.
Francia. Manifestazione degli insegnanti di lingue straniere. Circa 200 insegnanti di lingue straniere hanno risposto all'appello di Fsu, Sud-education, Cgc e Fo e si sono riuniti il 14 Marzo a Parigi per difendere la diversità nell'apprendimento delle lingue e denunciare la situazione di quasi monopolio dell'inglese a danno degli altri idiomi. Domandano misure urgenti: creazione di posti, sdoppiamento delle classi, maggiore informazione sulle lingue da apprendere e il ritorno ai più consistenti orari precedenti. Le lingue straniere che si possono portare alla maturità (baccalaurèat) sono teoricamente 47, ma l'inglese la fa da padrone. Nella scuola primaria 1.487.000 bambini studiano l'inglese, 298.000 il tedesco, 53.600 lo spagnolo, 27.000 l'italiano e 181 il russo. A 11 anni, all'inizio della secondaria l'86,71% degli alunni francesi sceglie l'inglese, 11,33% il tedesco e 1,22% lo spagnolo. A 13 anni come seconda lingua straniera il 51,96% sceglie lo spagnolo, il 26,62% il tedesco, il 19,85% l'inglese e il 5,35% l'italiano. Tutte le altre lingue sono confinate in un insignificante 0,67%. Tra i più colpiti sono gli assistenti di russo dei licei, che per lo più lavorano come contrattisti e che chiedono l'immissione in ruolo. Spesso si tratta di profughi e rifugiati arrivati dall'Urss negli anni settanta: nel 1990 avevano circa 29.000 allievi, che nel 1998 sono precipitati a 17.500.
Regno Unito. Prime misure scolastiche per il parlamento scozzese. Un anno dopo l'ottenimento di una autonomia sostanziale, il parlamento scozzese si appresta a prendere le prime importanti decisioni in materia scolastica: reclutamento supplementare di personale docente e amministrativo, abbassamento del numero di alunni per classe, aumenti salariali (i salari variano tra i 4 milioni e mezzo in lire italiane e i 9 milioni). E soprattutto, a differenza dei vicini inglesi, nessun ricorso al salario di merito. Tutte misure negoziate e approvate dai sindacati.