La Repubblica 3 novembre 2000
«Fascisti» dicono gli uni, «comunisti» rispondono gli altri. Tempo di elezioni studentesche per eleggere i rappresentanti in Consiglio d'istituto, e al liceo Parini tornano etichette che da tempo erano finite nell'archivio giovanile. Come torna la «tensione» delle barricate ideologiche, alimentate dalla grancassa del tam tam studentesco nei corridoi. Certo è che l'ultima tornata elettorale nelle scuole per rinnovare le rappresentanze studentesche nei Consigli d'istituto, da anni inchiodate dal silenzio, ha portato anche altrove grande passione. E capovolgimenti mai visti: al Parini come al liceo classico Berchet, per la prima volta, le liste ispirate a Comunione e liberazione non hanno eletto neppure un rappresentante.
È finita tra etichettature reciproche di «fascisti» e «comunisti», un'infuocata assemblea studentesca al liceo classico Parini. Qui dove (e non era mai successo) ha eletto un rappresentante nel Consiglio una lista dichiaratamente di destra, mentre gli altri tre posti sono andati al collettivo di sinistra "Rebelde", che fa riferimento a Rifondazione comunista. Entrambi i fronti, adesso, si accusano a vicenda di volere fare autogestioni e occupazioni.
«Non siamo fascisti - racconta uno dei ragazzi di "Obiettivo Parini" - noi ci ispiriamo ad Alleanza nazionale che è un partito in piena regola. Ma quando loro ci hanno dato dei fascisti, noi gli abbiamo risposto che loro sono indottrinati dall'ideologia comunista». Il programma elettorale della lista? Valorizzare l'autonomia scolastica puntando sulla collaborazione con il preside, ottenere un miglioramento dei servizi scolastici (da bagni più decorosi a migliori corsi pomeridiani). Cosa differenzia "Obiettivo Parini" dal fronte opposto, dal collettivo di sinistra? Risposta: «Loro sono sempre contro l'autonomia scolastica, lo studente comunista è sempre contro il preside, è quello che non vuole mai dare i soldi alle scuole private».
Ma anche al liceo Berchet le ultime elezioni hanno fatto rumore: la scuola dove storicamente è nata Comunione e liberazione, oggi, non elegge neppure un rappresentante delle lista ispirata a Cl. Lista che nel frattempo ha contestato il voto nell'istituto di via della Commenda, dove alla fine ha stravinto il collettivo ispirato a Rifondazione. Altro liceo classico, il Carducci: qui la lista ispirata a Cl ha conquistato i due posti disponibili per il rinnovo della Consulta provinciale degli studenti. Al liceo scientifico Leonardo, infine, tre seggi sono andati a un gruppo di sinistra, uno alla compagine ciellina.