Da tempo una serie di pensieri fastidiosi mi girano per la testa e mi procurano pure un bel mal di testa.
A partire da considerazioni di carattere personale sono incappata in pensieri di respiro più ampio su cui mi piacerebbe riflettere con altre e altri che magari sono stati attraversati da pensieri e dubbi analoghi.
Mi sono vista nella mia scuoletta elementare della periferia milanese, insieme ad altre due delegate (ce ne toccano 3) CISL o CGIL o GILDA o SNALS ad "ascoltare" "preventivamente" le decisioni assunte dal nostro "Dirigente" in materia di :a)formazione delle classi, f) attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto e altre risorse.......... ecc., g) criteri di retribuzione e utilizzazione del personale impegnato nello svolgimento delle attività aggiuntive, l) criteri per la fruizione dei permessi per l'aggiornamento.
In seguito verrei informata "successivamente" delle decisioni da Lui assunte in merito a: a) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto, b) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonchè da convenzioni, intese o accordi di programma..., ecc.
Poi "contratterei", sempre con le altre due delegate, i punti: b)modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell'offerta formativa, c) utilizzazione dei servizi sociali, d) modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali....ecc....,e)attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, h) criteri riguardanti le assegnazioni alle sezioni staccate e a.........ecc......, i) modalità relative alla organizzazione del lavoro e all'articolazione dell'orario del personale ATA e del personale educativo, nel rispetto di quanto previsto dalla contrattazione integrativa nazionale....ecc......
Ed è incominciato il mal di testa; in più ho sentito odore di trappola.
Chi ha bisogno di questa RSU nella scuola?.... Chi l'ha voluta e congeniata in modo così soffocante?.... A chi serve?
Io, con altre e altri, mi sono impegnata, e continuerò a farlo, contro il progetto di "aziendalizzare" la scuola, cercando di far valere il peso che assumono "lavori" centrati su relazioni umane significative e importanti. Il nostro, di insegnanti, e, penso, anche tutti gli altri che hanno a che fare con le persone. Per dirla in termini un po' più generali con ciò che attiene la sfera della riproduzione, della "cura" e non della produzione. Credo si debbano concentrare in questa "lotta" energie, passione, creatività, pensiero per impedire l'appiattimento del "vivente" entro i confini mortiferi delle leggi del "mercato".
Mi pare che non problematizzare nè mettere in dubbio la validità della RSU sia, di fatto, un modo di accreditare il processo di trasformazione della scuola pubblica in qualcosa di altro.
Da un lato la Dirigenza, dall'altro la RSU. Niente più Collegi docenti litigiosetti e "ingovernabili". D'ora in avanti tutte le questioncelle di ordinaria amministrazione avranno una precisa sede in cui venire affrontate: l'ufficio dove Dirigente e delegati/e dei lavoratori e lavoratrici contratteranno.
Inoltre, non si andrà ad incrementare l'abitudine a "delegare" a qualcuno, più "esperto" la soluzione di problemi in una categoria che di per sè non brilla certo per spirito di iniziativa?
E' davvero così irragionevole credere di poter "lavorare" per favorire il conflitto e l'assunzione di responsabilità diretta da parte di altri e altre con cui condividiamo questo mestiere?
Non è più rischioso e politicamente perdente adeguarsi a scelte che hanno lo scopo di aumentare il controllo e circoscrivere eventuali, possibili forme di conflitto entro contesti predefiniti e già ingabbiati che "rischiare", mettendo in campo forme di "resistenza", di "disobbedienza", di "conflitto" che rendano ingovernabile il processo?