SCIOPERO GENERALE

Comunicato di Lavoro Società - Cambiare Rotta, CGIL Scuola, Roma, 1 ottobre 2001.

Con la prossima legge finanziaria, il governo Berlusconi si appresta a portare un fortissimo attacco alla scuola pubblica, ai diritti ed alle condizioni di lavoro dei docenti, ai diritti degli studenti.
Le risorse previste per il rinnovo del contratto sono del tutto inadeguate. Su questo le bugie del governo sono scoperte e macroscopiche: non solo le cifre stanziate non tutelano il potere d'acquisto degli stipendi, ma i promessi investimenti sulla scuola altro non sono che risparmi derivanti da "tagli" al personale docente, dopo i tagli già operati sul personale ATA.
con conseguente aumento dell'orario di lavoro e del numero di classi a loro affidate.
Il divieto di assumere supplenti per assenze inferiori ai 30 giorni, innescherà una incredibile girandola di insegnanti nelle classi che danneggerà la continuità e la qualità dell'insegnamento e quindi gli studenti.
Mentre si peggiorano le condizioni di funzionamento delle scuole pubbliche, con il provvedimento sugli esami di maturità si offre un enorme regalo per i diplomifici delle scuole private.
Tutto questo, unitamente alla preannunciata riforma dei cicli di studi che porterà oltre che all'abbassamento dell'obbligo scolastico, alla promozione della Formazione Professionale e ad un taglio di circa 50.000 docenti tutti della secondaria superiore, costituisce una ennesima prova della strategia governativa tesa alla dequalificazione ed allo smantellamento della scuola pubblica statale.
I diritti contrattuali dei lavoratori della scuola ed il ruolo dei sindacati ne escono calpestati ed offesi.
Non è più tempo di parole e lunghe meditazioni. Alla proclamazione dello stato d'agitazione deve far seguito lo SCIOPERO GENERALE della scuola e delle altre categorie del pubblico impiego.
Il 9 novembre scenderanno in piazza i metalmeccanici; la loro lotta per il rispetto dei diritti dei lavoratori, primo tra tutti quello di decidere del proprio contratto, parla a tutto il mondo del lavoro dipendente.
E' un'occasione straordinaria per il movimento sindacale per superare le divisioni dell'ultima fase e per unificare il fronte di lotta dando vita ad un'unica, grande manifestazione nazionale.

 

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