MARCO PIRINA
 
 

Consulente storico di Sinagra, Pirina fu dirigente del FUAN a Roma negli anni ‘60 e come dirigente del Fronte Delta fu inquisito (poi prosciolto in istruttoria) per il tentato golpe Borghese; per un periodo militò nella Lega Nord e fu pure assessore alla cultura a Pordenone. In seguito passò a Forza Italia, tuttora é capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Pordenone.
Nella sua carta intestata sostiene di essere "dep. Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace", una strana organizzazione che pare abbia sede in Sicilia ed il cui nome trovammo sui giornali nell’estate del 1999 come coinvolta in un traffico di barre d’uranio: la notizia scomparve subito dai "media" e non se ne seppe più nulla; fu prosciolto, come tutti gli imputati.

Negli anni Ottanta iniziò a pubblicare, attraverso una casa editrice - centro studi "Silentes loquimur" di proprietà sua e della moglie, Annamaria D’Antonio diversi libri, una serie di testi di revisionismo storico, tesi a dimostrare la "barbarie" dei partigiani (soprattutto se "slavi" o "comunisti") ed a minimizzare i crimini commessi dai nazifascisti.

<Pirina in realtà di storia non ne capisce molto, però è un buon mistificatore, difatti (come dimostrato nel libro "Operazione foibe a Trieste" di Claudia Cernigoi, edito dalla Kappavu di Udine), nel suo libro "Genocidio..." del `95, ha dato per "uccise dai partigiani solo perché italiane" nella zona di Trieste 1458 persone, inserendo in questo elenco un 64% di nomi di persone che non c'entrano per niente, perchè, o si tratta di uccisi per altri motivi (anche partigiani e deportati nei lager tedeschi!), o di persone arrestate e poi rimpatriate, o addirittura di diversi nomi duplicati per errori di trascrzione o perché scomparsi in Istria o nella zona di Gorizia, dove Pirina li lascia tranquillamente presenti in due o più elenchi, facendo così in modo di far lievitare il numero dei morti.>