ASSOLUZIONE PER OTTO COMPAGNI!

LA CASA E'UN DIRITTO

 
  Assolti gli otto attivisti di Gatanegra dalle accuse di interruzione di pubblico servizio.
PER L'ESTENSIONE DEI DIRITTI
NON SI PROCESSANO LE LOTTE
Questa mattina 29/04/03 il giudice Appierto del Tribunale di Pordenone, ha emesso la sentenza di assoluzione per gli otto attivisti del gatanegra in quanto "il fatto non sussiste e non costituisce reato".
Ricordiamo che gli otto, assistiti dagli avvocati Luigi Locatello del foro di Pordenone e Alberto Tarlao del foro di Gorizia, erano stati denunciati dal pubblico ministero Annita Sorti con l'incriminazione di "Interruzione di pubblico servizio" per l'azione dimostrativa compiuta due anni or sono presso gli uffici dell'ATER di Pordenone.
In quel frangente il collettivo stava solidarizzando con le proteste legittime dei migranti che, nella sola Pordenone, si vedono negato il diritto alla casa.
Anche grazie a quell'azione e alle lotte dei migranti si è riusciti in parte a modificare l'esistente: il 24 febbraio di quest'anno il consiglio comunale di Pordenone impegnava l'amministrazione a "assumere iniziative nei confronti della commissione per l'accertamento dei requisiti istituita presso l'ater di Pordenone [...] affinchè la commissione adotti comportamenti analoghi alle strutture di Udine, Gorizia, Trieste, al fine di permettere a tutti i cittadini pordenonesi di avere gli stessi diritti di accesso agli alloggi popolari, nel rispetto delle norme anti-discriminazione previste dal Dlgs n°286/98 e nel rispetto di un'idea di uguaglianza fra le persone [...] "
La legge razzista Bossi-Fini trova proprio a Pordenone fertile terreno per le sue applicazioni più ignobili: è di poche settimane fa il caso di una donna africana, residente e lavoratrice in italia da più di dieci anni, che è stata deportata dalle forze dell'ordine nel suo paese d'origine, senza avere neppure il tempo di raccogliere le sue cose e vedere il suo compagno.
La mozione del 24 febbraio di quest'anno, e la recente assoluzione degli attivisti di Gatanegra, sono notizie positive, che danno ragione alle lotte per i diritti che il movimento sta costruendo ma che non devono far abbassare la guardia.
"Guai a quei popoli che fanno dei loro giudici eroi!": la disciriminazione razziale e la repressione delle lotte conoscono in questo periodo un incremento notevole.
La guerra preventiva non si limita infatti ai soli "stati canaglia" di turno, ma si espande anche all'interno dei confini statali, attraverso la negazione dei diritti e delle rivendicazioni sociali, e la creazione di uno stato di polizia che garantisca gli interessi dei potentati politici asserviti all'ideologia neoliberista.
Per i diritti e le libertà di tutti e tutte accogliamo con favore nel movimento le istanze di trasversalità delle lotte e prepariamoci ad affrontare le prossime scadenze, in primis il sostegno al referendum sull'articolo 18, perchè i diritti vanno estesi, non negati.
CSA GATANEGRA
 

LA STORIA DI QUESTA VERTENZA >>>

IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA UNA MOZIONE (presentata dai DS) per la MODIFICA DELL'INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE SULLE CASE POPOLARI