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18 GENNAIO '95 PRETORE: Come si chiama? T.A. COLLU: Collu Lino, ispettore della polizia di stato, nato a Buttuso' il 9/3/64, residente a Milano, Pizza Sant'Ambrogio 5. PM: Lei ispettore e' in forza all'ufficio politico della questura, all'ufficio digos? T.A. COLLU: No, manco da circa un anno, sono alla squadra mobile. PM: Il 20 Gennaio '94 lei era in forza all'ufficio digos? T.A. COLLU: Si confermo. PM: da quanto tempo? T.A. COLLU: Da circa 5 anni. PM: Precedentemente ai fatti del 20 Gennaio '94 lei ha avuto a che fare per questioni d'ufficio con persone del C.S. Leoncavallo. T.A. COLLU: Si. PM: Parecchie volte? T.A. COLLU: Si.(...) PM: A quel punto cosa avviene il 20 Gennaio '94? T.A. COLLU: Avviene che ad un certo punto gli occupanti del C.S., che all'inizio si trovavano all'interno... PM: Lei ricorda il numero di unita', quante persone erano? T.A. COLLU: Saranno state un'ottantina, Sono usciti dal portone principale del C.S., posizionato sempre in Via Leoncavallo, sono usciti all'esterno e si sono praticamente seduti, appoggiati al portone d'ingresso, stazionavano la' comunque. A un certo punto il dirigente.. a far spostare queste persone da davanti all'ingresso, in considerazione del fatto che questi signori non si volevano, nel momento in cui sono avvicinate le forze in divisa per allontanarli, non si muovevano, hanno iniziato a fare resistenza, all'inizio proprio si vedeva che non avevano nessun intenzione di sollevarsi forse con l'intenzione chiara, era evidente che volevano fare resistenza. Hanno iniziato questi uomini, diciamo da davanti per dare il via all'ordine di sgombero; hanno iniziato a fare resistenza attiva, si dimenavano, spintoni, calci in tutte le maniere, con la forza cercavano di evitare il loro spostamento. PM: Poi cosa e' successo, quanto tempo ci e' voluto per spostare queste persone? T.A. COLLU: Penso che ci sara' voluta un'oretta buona, se non di piu'. PM: Dopodiche' cosa e' successo? T.A. COLLU: Ultimata questa prima fase, cioe' presi questi signori, allontanati con le modalita' che ho spiegato, sono stati allontanati nel marciapiede antistante al centro, dove ci sarebbe il rifornitore, ed e' stato predisposto un cordone di carabinieri e poliziotti tutt'intorno pre consentire il regolare svolgimento delle operazioni. Ma a quel punto non erano piu' di 80 gli antagonisti, chiamiamoli cosi', ma sono diventati bensi' 200/300 unita'. Forse in considerazione del fatto che hanno visto aumentare notevolmente la loro forza numerica hanno iniziato a riunirsi in cordoni anche loro e provavano a sfondare il cordone delle forze dell'ordine, sempre nuovamente con spintoni. E' volato anche qualche calcio e qualche pugno un po' tutto insomma. PM: Qualche tentativo e' stato isolato o erano piu' tentativi reiterati nel tempo? T.A. COLLU: Erano piu' tentativi intercalati perche' hanno iniziato praticamente a disturbare l'operato con i soliti slogan e poi correvano avanti ed indietro lungo questo cordone; si muovevano tipo un onda. Continuavano sempre nel loro tentativo di disturbo chiaramente a sfondare il cordone. Ed e' evidentissimo perche' la forza fisica, l'onda d'urto era abbastanza evidente.(...) PM: Lei ha parlato di slogan particolare. Ricorda il contenuto, quando e dove sono stati pronunciati? T.A. COLLU: Il tono era sempre il solito, quello offensivo, ed in particola modo si sono sfogati con questi slogan nel momento in cui sono partiti in corteo e tutto lungo il corteo. Poi i soliti slogan: "digos boia, la disoccupazione ti ha dato un bel mestiere", "mestiere di merda carabiniere" mestiere da assassino celerino", "Bossi, Fini Formentini farete tutti la stessa fine" I soliti slogan insomma. (...) PM: Lei personalmente ha riconosciuto qualcuno dei partecipanti a questa manifestazione? T.A. COLLU: Si. PM: Con che criterio sono stati da lei riconosciuti? T.A. COLLU: Con che criterio? PM: Cioe' perche' li ha riconosciuti, in sostanza? T.A. COLLU: Perche' li conoscevo abbastanza bene, ne conosco tanti, anche se manco piu' di un anno dalla digos. PM: All'epoca era...? T.A. COLLU: Alla digos e li conoscevo, perche' praticamente ci lavoravo, quindi li conoscevo abbastanza bene quelli che conoscevo.(...) PM: Senta, i rilievi fotografici chi li ha eseguiti? T.A. COLLU: Il gabinetto regionale della polizia scientifica, personale addetto la mattina al servizio. PM: Persone diverse fisicamente da voi? T.A. COLLU: Si, non hanno niente a che fare come reparto con la digos. E' proprio una divisione a se'. PM: E' possibile quindi che persone presenti e da voi riconosciute e denunciate non siano rappresentate negli album fotografici? T.A. COLLU: Puo' anche darsi, pero' ricordo che come servizio fotografico era abbastanza ampio e preciso. In quanto inquadravano sempre in particolare modo i gruppi principali ed i momenti e le fasi principali di tutta la vicenda.(...)
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