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dal 5 al 28 marzo 1999
Luoghi Senza Tempo e Senza Forma

Gli incontri compresi tra il 5 e il 28 marzo, rappresentano, nell'insieme, un itinerario lungo le istituzioni totali. Il fatto che esso si sviluppi in un'ex stamperia aggiunge la ricchezza di una riflessione intorno alla disciplina del lavoro salariato e alle forme generali della coercizione nella societa'.

Iniziative tra loro molto diverse, occasioni scandite da mostre, libri, film, discussioni e seminari, a costituire uno sforzo collettivo che, se potesse avere un titolo unitario, dovrebbe guardare al territorio delle liberta', ai percorsi oggi possibili di liberazione sociale, ma anche deliberato sguardo del "soggetto" o del "paziente" su di se e la propria esperienza, attraversamento, delle istituzioni totali.

Si tratta evidentemente di un percorso controcorrente, nel mentre si scatena il tiro sul bersaglio grosso dell'immigrazione e la criminalita' presunta diventa il collante ideologico della metropoli piu' ventrale, quella che, travolta dalle trasformazioni produttive, si rinserra nella ricerca di un nemico possibile.

Non deve spaventarci la distanza tra le capacita' di sopravvivenza e le possibilita' di una trasformazione possibile, l'essere quest'ultimo un discorso che sembra abbandonato, irrealistico, minoritario

Non ci spaventa il fatto di essere certamente in pochi a pensare che il carcere o i manicomi rappresentino un incubo transitorio, e che abbisognino molte mani per seppellirli.

La mostra sara' inaugurata venerdi' 5 marzo alle ore 21,00 alla presenza di Nicola Valentino, curatore dell'Archivio della cooperativa Sensibili alle foglie. Nel corso della serata sara' possibile assistere alla costruzione della Macchina immaginaria di Diego Porporati, artista proveniente da Trieste. A seguire concerto dei Melodrama Ensemble Mediterraneo.

Centro Sociale Leoncavallo