

|
|
|
:.: la nostra storia |
Il Collettivo Giacobino di Vercelli nasce nel 1993 come prosecuzione del Movimento Studentesco Indipendente, per una precisa
esigenza di lotta, di antagonismo sociale e per la ricerca di spazi aggregativi alternativi.
Subito scende in campo contro le scelte inique del primo governo Berlusconi, organizzando tra le altre cose
una imponente manifestazione studentesca cui aderiscono oltre 800 studenti, cifra importante
se consideriamo la piccola dimensione della nostra città.
Per il 25 aprile 1994 il collettivo organizza un intero pullman per il corteo di Milano, e all'iniziativa aderisce
persino la band di Tony e i Volumi.
All'epoca le riunioni si tenevano in vari luoghi, sopratutto sedi di partito (PDS, poi PRC, CGIL), ma alla ricerca di una propria autonomia,
i membri del collettivo stabiliscono la loro sede presso i locali ex-Enal, sede storica del
movimento femminista degli anni 70.
Proprio presso quella sede si organizzano le prime attività aggregative, riuscendo a richiamare centinaia di persone
in uno spazio veramente esiguo.
Nasce quindi l'esigenza di trovare uno spazio appropriato, fuori dalle logiche di mercato
commerciali che da anni stritolano la città.
Il primo maggio 1996 viene organizzato il primo "Mucca Pazza", una tre giorni di concerti, esposizioni e manifestazioni presso il campo sportivo abbandonato Bozzino,
a cui partecipano quasi tutti i gruppi musicali vercellesi insieme a Ideafix, In The Kitchen e Matass.
Intanto si cerca una sistemazione definitiva, sperando nell'aiuto della giunta comunale "amica" (Verdi e PDS), ma ogni volta
che si trova un luogo, la popolazione insorge con racolte di firme e minacce. Sono gli anni in
cui i media impongono l'equazione "Centro Sociale = Criminali", ed il comune li abbandona, preferendo
appoggiare un generico Centro di Incontro Giovanile senza legami o connotazioni politiche.
L'unica concessione fatta al Collettivo è quella di una fatiscente cascina in periferia, senza
luce acqua e gas, forse sperando che, scoraggiati, la abbandonassero.
Nasceva il Mattone Rosso.
Sono passati 4 anni, il Mattone Rosso continua ad esistere, mentre il fantomatico Centro di Incontro
è fallito ancora prima di iniziare!
Intanto proseguono le attività, nonostante l'ostilità delle delle forze dell'ordine e di parte della popolazione (forse desiderosa di lasciare morire socialmente e politicamente Vercelli):
Presidi antifascisti e antileghisti, manifestazioni locali e nazionali, iniziative in aiuto
delle popolazioni sudamericane, appoggio al Jerico Movement, mentre il palco del Mattone Rosso viene calcato da Vallanzaska, Red Alert, Arpioni, Duffy Punk, Row Power,
Los Fastidios, Alberto Camerini, e decine di band minori.
Ma i guai non sono finiti; nell'autunno 2001 alcuni consiglieri della Casa delle Libertà (nome ipocrita!), in opposizione in consiglio comunale, presentano un'ordine del giorno con cui chiedono,
in poche parole, lo sgombero del CS per presunte irregolarità della struttura.
Dopo essere stato lungamente rimandato, finalmente il consiglio comunale discute l'ordine del giorno, e in data 18 febbraio 2002 lo boccia a larga magioranza, con la promessa inoltre di una nuova e più degna sede.
Infatti, nell'agosto 2002, l'amministrazione ha concesso al Collettivo Giacobino l'uso di alcuni locali presso la Ex Colonia Elioterapica di Corso Rigola.
I lavori di risistemazione e pulizia sono partiti subito, e la nuova sede del CSA Mattone Rosso è stata innaugurata sabato 23 novembre 2002.
La nuova struttura diventa subito un'importante luogo di aggregazione e socializzazione, e finalmente possono prendere il via attività sociali importanti, come il centro estivo per bambini, feste multietniche, incontri e approfondimenti
sul sudamerica, vivisezione e ambientalismo, nucleare, T.A.V., cinerassegne a tema, oltre che serate musicali anche ad alto profilo, impensabili fino a pochio mesi nella nostra città.
Nel giugno 2004 cambia l'amministrazione comunale, il nuovo sindaco è di forza italia (le minuscole sono volute), ma non ci facciamo spaventare, qui siamo e qui restiamo!
Il Mattone Rosso va avanti!
|
|
|
|