LE CHIAVI DELLA MEMORIA
Per la costruzione abbiamo scelto un luogo su una collina. Benedetto perchè assiste alla nascita del sole. Benedetto perchè lo reggono costellazioni favorevoli. Benedetto perchè nelle sue viscere rivoltate abbiamo trovato la radice di una ceiba. Scavammo, ferimmo nostra madre, la terra. E per placare la sua bocca che gemeva versammo il sangue di un animale sacrificato, il gallo con forti speroni che giocciolava dalla ferita sul collo. Avevamo detto: sarà opera di tutti. Ecco la nostra opera, tirata su con i doni di ciascuno di noi. Qui le donne vennero a mostrare la forma del loro amore, che rimane sotto terra como le fondamenta. Qui gli uomini portarono la misura della loro forza che è come il pilastro che sostiene e larchitrave di pietra e il muro che retrocede di fronte allurto del vento. Qui gli anziani lasciarono la loro scienza, invisibile come lo spazio consacrato dalla volta celeste che è veritiero come la volta stessa. Qui è la nostra casa. Qui la memoria che abbiamo perso sarà come la donzella salvata dalla torbidezza del fiume