IMMIGRAZIONE E DISCRIMINAZIONE
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TRANSFRONTALIERA
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Il regime neoliberista riconosce la libertà di movimento ai capitali ma non agli esseri umani.
Le uniche persone che possono circolare liberamente sono i possessori di capitali e il loro "laquais".
Le barriere legali erette contro la migrazione sono costantemente rinforzate, ora che la soppressione massiccia di posti di lavoro e la concentrazione delle risorse nei paesi nativi, costringono milioni di persone a sradicarsi dalla propria cultura e dai propri paesi d’origine per cercare lavoro lontano da casa.
Gli immigrati si trovano così sempre più in situazioni di precarietà e spessissimo d’illegalità, divenendo facili vittime dello sfruttamento.
La solidarietà con gli immigrati è oggi più che mai necessaria:
non esistono esseri umani illegali, ma solamente leggi disumane!
In svizzera, grazie alla consigliera federale ruth metzler, la politica d’immigrazione sta subendo un forte peggioramento. Lo slogan "rendere la svizzera meno attrattiva" spiega bene il pensiero della ruth. Affidare l’integrazione alla polizia è sicuramente il modo migliore per favorire la non integrazione. Mentre in italia, dopo una grande lotta delle realtà antagoniste, si stanno chiudendo i lager per immigranti senza documenti, in ticino si sta discutendo per aprirne uno. (sic.)
Ci opporremo sempre al razzismo, alla xenofobia, ai fanatismi religiosi,… che sono gli strumenti utilizzati per poterci dividere, Dobbiamo salvare a tutti i costi i grandi valori e le potenzialità per l’avvenire delle conoscenze tradizionali, che oggi il capitale sta derubando, brevettandole e commercializzandole per il proprio profitto.
Combattiamo al fianco dei migranti, contro i muri della fortezza Europa.
La lotta che abbiamo intrapreso ci sembra quella giusta perché l’emigrazione è strettamente legata alle politiche neoliberiste delle imprese globali, della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale che se da un lato con aggiustamenti strutturali e terapie shock impongono lo smantellamento del Welfare State, dall’altro provocano il fenomeno inarrestabile dei flussi migratori in tutto il mondo.
Le alternative possibili partono dal rifiuto della propaganda sulle infinite emergenze (dai "clandestini", alle droghe vecchie e nuove, alle gang, al dissenso politico) e proseguono nelle battaglie per delle garanzie universali: il diritto alla circolazione, un reddito di cittadinanza, condizioni di vita e di lavoro degne e sicure; nelle pratiche antiproibizioniste e di riduzione del danno, come in quelle multiculturali e antirazziste; nella valorizzazione di quelle esperienze di autorganizzazione che realizzano queste battaglie, queste pratiche, queste giuste disobbedienze.

Fondamentale è l’annullamento del debito estero dei paesi del "terzo mondo", se si vogliono realmente creare le condizioni necessarie affinché le persone non siano costrette ad emigrare per fame. La sicurezza non la si crea costruendo muri, ma prevedendo le cause che stanno all’origine dei conflitti.
Temi principali della manifestazione "politiche d'immigrazione", lavoro-lavoratori, precari, disoccupati e marcia delle donne. Naturalmente non sono né i titoli né i temi definitivi, che sono da discutere nel coordinamento della manifestazione.

A questa routine dell’indifferenza vogliamo rispondere con una giornata di mobilitazione transfrontaliera da tenersi a Chiasso il prossimo I° maggio.