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Ultimo aggiornamento agosto 2009 |
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19 anarchici e antiautoritari, tutti vicini all'occupazione libertaria Villa Panico, si sono visti recapitare nei mesi scorsi la conclusione delle indagini per il reato di associazione sovversiva con finalità di eversione e terrorismo (art 270 bis del Codice Penale), più altri reati minori (occupazione, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, imbrattamento e istigazione a delinquere) tutti aggravati dalla finalità di eversione dello Stato democratico. Questo significa che, al giorno d'oggi, il vergare qualche scritta murale o l'occupazione di una palazzina può costare dai 5 ai 15 anni di galera (il minimo e il massimo previsto per il reato di associazione sovversiva.) Ma la questione, in realtà, è un'altra: quando parliamo di "associazione sovversiva", Poichè è nell'ambiguità delle loro leggi (oltreché nella discrezionalità della loro applicazione) che gli Stati democratici nascondono il loro sempre più manifesto carattere dittatoriale, vogliamo, con questo scritto, fare un po' di chiarezza. Cos'è l'articolo 270 del Codice Penale? Com'è noto, la legislazione penale italiana risale quasi per intero al periodo fascista, quando il giurista mussoliniano Alfredo Rocco stende il codice penale tutt'ora in uso. Ad un occhio appena attento, risulta evidente come questo articolo sia stato redatto su misura per colpire i comunisti (primo comma) e gli anarchici (secondo comma) e più in generale per contrastare la facoltà degli oppressi di riunirsi, organizzarsi o anche solo incontrarsi per contrastare lo sfruttamento e il dominio dello Stato. L'articolo 270, poi, risulta anche poco chiaro nella formulazione. A prescindere da altre considerazioni, infatti, cosa significa concretamente "promuovere" o "costituire" un'associazione? Cos'è un'associazione, e cosa non lo è? un' associazione deve possedere un programma preciso per essere considerata tale? deve metterlo per iscritto? deve tenere delle riunioni periodiche oppure no? Tutto questo il fascista Rocco non lo dice, perchè tutto ciò che gli interessa è sbattere in galera il maggior numero di sovversivi per il maggior numero di anni possibile. Se il fascismo, con l'articolo 270, ha lasciato al "nostro paese" una pesante eredità, i vari governi democratici hanno fatto ancora di peggio. Vediamo cosa. Tra fascismo e democrazia Nel 1979, nel periodo della cosiddetta emergenza-terrorismo, la Democrazia Cristiana, con l'appoggio determinante del Partito detto Comunista, amplia l'articolo 270. Nasce quindi l'articolo 270 bis, che punisce con la reclusione da 7 a 15 anni chi "costituisce associazioni...che si propongono il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo e eversione dell'ordinamento democratico". Con il pretesto di "combattere il terrorismo", ovvero tutto il fermento rivoluzionario, anche armato, che ha attraversato l'Italia degli anni 70 e 80, il boia Cossiga e compari riescono a superare la furia repressiva di Rocco, creando un articolo melmoso e ambiguo. Non solo non si specifica la natura delle associazioni da perseguire, ma si punta la malevola attenzione della magistratura non sul compimento di azioni violente, ma sull'intenzione (il "proporsi") di metterle in atto. Quanto al "terrorismo", gli uomini di Stato, storicamente corresponsabili di omicidi, torture, eccidi di studenti, lavoratori e oppositori, bombe in piazze e treni affollati, farebbero bene a sciacquarsi la bocca prima di dire cazzate. L'articolo 270 bis ha di fatto sostituito il suo predecessore 270, ed è stato più volte applicato, negli ultimi quindici anni, in teoremi su presunte associazioni sovversive comuniste, islamiste ma, soprattutto, anarchiche.
Dopo l'11 settembre. Verso la democrazia totalitaria L'attentato alle Torri Gemelle ha fornito agli stati l'occasione ideale per un ulteriore inasprimento della legislazione repressiva, per l'ampliamento dei poteri di polizia ecc. All'indomani dell'11 settembre tutti gli stati europei si sono dotati di leggi dette antiterrorismo, analoghe a quelle italiane. Nel 2003 l'Unione Europea ha fornito le linee-guida per una legislazione antiterrorismo comune. Tra i reati passibili di essere giudicati come terroristici ha inserito, accanto a quelli "classici" di strage, omicidio, ferimento ecc. anche i semplici sabotaggi, i danneggiamenti, le occupazioni di terreni e edifici. Italia. Come sempre, laboratorio della controrivoluzione Alla fine dell'estate 2005, all'indomani delle bombe di Londra, il ministro degli interni del terzo governo Berlusconi, Beppe Pisanu, vara il decreto che porta il suo nome. Oltre a una serie di provvedimenti infami in termini di poteri di polizia e immigrazione (da ricordare la norma sul permesso di soggiorno agli immigrati che accettino di farsi spie della questura), il ministro forzista ci regala un ulteriore ampliamento della legislazione (anti)terrorista. Nascono quindi l'articolo 270 quater (arruolamento di terroristi), 270 quinquies (addestramento) e 270 sexies (condotte con finalità di terrorismo). Quest'ultima variante merita una spiegazione. Recita l'articolo 270 sexies: "Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per loro natura o contesto, possono arrecare grave danno ad un paese o ad un'organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto (...) " Tutti gli oppositori o aspiranti tali sono avvisati: d'ora in avanti una qualsiasi lotta che si proponga di ottenere qualcosa (che, ad esempio, una determinata legge venga abolita, o che non si costruisca l'ennesima, devastante grande opera) sarà considerata condotta eversiva, anche al di fuori di ogni contesto associativo. Cosa ci si propone lottando, infatti, se non che lo Stato "compia o si astenga dal compiere un qualsiasi atto" ? Il "terrorista" del futuro potrà essere, per esempio, il contadino che rifiuti di lasciarsi espropriare il pezzetto di terra su cui verrà impiantata l'ennesima linea ad alta velocità, autostrada, inceneritore ecc. Con la sua "condotta", infatti, non sta forse "arrecando un grave danno al paese" ? Altro che Bin Laden, le Br, gli anarco-insurrezionalisti...E' lo Stato che si impone sempre di più con il TERRORE della galera e degli uomini armati che le tengono in piedi. E allora? E allora che ognuno si interroghi sul mondo in cui viviamo: un mondo in cui tutto è ridotto a merce, in cui ogni minima libertà ci viene sottratta, in cui l'esercito è nelle nostre strade, l'ambiente è devastato, la nostra vita è miseria, la guerra è permanente, i fascisti organizzano ronde con la copertura del governo, la polizia è tutte le sere in Tv a reti unificate e tutti i giorni a ogni angolo di strada. Nel frattempo si prepara il divieto di manifestare nei centri storici, se non pagando quantità abnormi di denaro; è l' ultima trovata del boia Maroni, forse ispirato dall'amico Putin del Cremlino. Il Grande Fratello non è su canale 5. Orwell è qui. E noi che facciamo? Aspettiamo la prossima marcetta per la pace?
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