IRAN: 300 ESECUZIONI
CAPITALI DALL'INIZIO DI QUEST'ANNO
CONTINUANO
LE LAPIDAZIONI, PREVALENTEMENTE CONTRO LE DONNE, L'AMPUTAZIONE
DEGLI ARTI E LA FUSTIGAZIONE. LE MADRI DELLE VITTIME: "NON
LASCIATECI SOLE"
ottobre 2002, Fonti:
Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia e ANSA
Da sabato alcune donne anziane, madri delle vittime della repressione del regime iraniano, stanno effettuando un sit-in a Roma di fronte all'Ufficio della Rappresentanza dell'ONU in piazza S. Marco, dalle ore 10:00 alle 18:00. Chiedono che il governo italiano si attivi affinché l'UE presenti una risoluzione di condanna per la spietata violazione dei diritti umani in Iran. Tra di loro c'è una madre che è stata cinque volte vittima, avendo i feroci mullah ucciso 5 dei suoi figli. "Se l'UE non presenterà una risoluzione contro la perpetua violazione dei diritti umani nel mio martoriato paese e il regime non sarà condannato dall'Assemblea Generale dell'ONU, sarà come se avessero ucciso nuovamente i nostri figli", dice una di queste madri. "Non ci potete lasci are sole, siamo addolorate e abbiamo il corpo e il cuore affranto, ma con le ultime forze che ci rimangono vogliamo gridare l'immane ingiustizia nel nostro paese e l'ingiustificabile silenzio in Occidente". "Gli occidentali non possono barattare il nostro dolore con il denaro".
L'Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia sostiene la lotta delle madri coraggio, che ora in Italia chiedono aiuto per far arrivare la loro voce al mondo.
Chiede alle Associazioni di partecipare al dolore di queste madri, facendo pervenire la loro solidarietà.
Roma, 6 ottobre 2002
Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia
Per informazioni telefonare al 347.6814675
(ANSA) ROMA, 8 OTT in Iran la settimana scorsa "sono state impiccate 11 persone, cinque delle quali in un solo giorno ed in pubblico". A denunciarlo oggi, in una conferenza stampa a Roma alla presenza del deputato Verde Marco Lion, de senatore diessino Mario Gasbarri e di Giancarlo D'Elia di "Nessuno Tocchi Caino", è stato il Consiglio dell'Opposizione Iraniana( Cnri) che ha chiesto all'Italia e all'unione europea di esigere dal governo Khatami "il rispetto dei diritti umani".
Lion ha annunciato che presenterà entro la settimana una risoluzione parlamentare sulla violazione dei diritti umani in Iran. Secondo l'opposizione iraniana,
dell'inizio di quest'anno "ci sono state nel paese 300 esecuzioni capitali; inoltre, durante i cinque anni del governo Khatami, 23 persone tra cui 16 donne, sono state condannate alla pena della lapidazione (attualmente quattro aspettano in carcere il loro turno per essere lapidate).
Secondo Sergio D'Elia, segretario del organizzazione capofila della battaglia per la lotta alla pena capitale, "Italia, Europa, Comunità internazionale devono prendere atto che il presidente Khatami, su cui l'Occidente aveva investito, si è rivelato un bluff e che nessuna delle riforme promesse è stata attuata".
Per D'Elia, all'Italia e all'Ue spetta la "responsabilità enorme" di "considerare emergenza umanitaria che esiste già in Ir5an e che va affrontata subito".
Dopo che la Commissione per i diritti umani dell'Onu, lo scorso aprile, per la prima volta dall'instaurazione del regime islamico non ha approvato la risoluzione sull'Iran e ha cancellato il controllo internazionale del 'Rapporteur' speciale, in questo paese denuncia Nessuno Tocchi Caino c'è stata una "escalation di esecuzioni ed altre pene disumane, come l'amputazione degli arti e la fustigazione".