PENA DI MORTE: LA PRESIDENZA ITALIANA RINNEGA GLI IMPEGNI PRESI DAVANTI AL PARLAMENTO EUROPEO
LA DICHIARAZIONE DELL'ON. PASQUALINA NAPOLETANO DENUNCIA LE INADEMPIENZE DEL NOSTRO GOVERNO


novembre 2003, dal gruppo DS del Parlamento Europeo.

 

"La Presidenza italiana rinnega gli impegni che essa stessa ha preso al momento della presentazione del semestre. Stiamo assistendo, nelle ultime settimane che ci separano dal Consiglio europeo di metà dicembre e che concluderà la presidenza dell'Italia, a un susseguirsi di gravi inadempienze.
La presidenza, infatti, per iniziativa del presidente del Consiglio dei Ministri, on. Frattini, ha annunciato di rinunciare alla presentazione di una risoluzione alle Nazioni Unite sulla moratoria della pena di morte entro il 7 novembre. Si tratta di una decisione che va condannata severamente. Il presidente del Consiglio europeo, Silvio Berlusconi, aveva assunto un solenne impegno davanti Parlamento europeo, il 2 luglio a Strasburgo. Disse in aula: "Ho sempre sostenuto la necessità di questo impegno e quindi mi farò premura di portare all'Assemblea dell'Onu di settembre questa richiesta come richiesta condivisa dal Parlamento europeo".
Il Parlamento europeo, lo scorso 23 ottobre, ha approvato una Risoluzione con cui ha chiesto alla Presidenza di dar corso all'impegno sulla moratoria quale sua "priorità politica in materia di relazioni esterne". La marcia indietro è sconcertante. Quanto, poi, sta accadendo sul mandato d'arresto europeo, conferma che la Presidenza italiana rischia di arrivare alla fine del semestre dopo aver perduto, uno dopo l'altro, pezzi importanti del suo impegno programmatico alla guida dell'Unione".
Bruxelles, 5 novembre 2003