DONNA, 21 ANNI, CONDANNATA
AD AVER CAVATI GLI OCCHI
LA
COMMISSIONE FEMMINILE DEL NCRI (NATIONAL COUNCIL OF RESISTANCE
OF IRAN) INVOCA UN'AZIONE INTERNAZIONALE PER FERMARE I CRIMINI
DEI MULLAH
settembre 2002, dalla Commissione
Femminile del National Council of Resistance of Iran.
traduzione a cura di Iemanjà
Una donna di 21 anni, identificata solo con il suo primo nome, Azam, è stata condannata da una corte nel sud dell'Iran ad avere cavati entrambi gli occhi in pubblico, per avere lanciato un acido contro un uomo che voleva stuprarla sotto la minaccia di un'arma da fuoco, causando la cecità dell'uomo. Azam vive nel villaggio di Badali vicino Behbahan.
Il mullah Moussavi, il giudice religioso della città meridionale di Behbahan, ha sostenuto che l'imputata (Azam) non ha agito in legittima difesa Deve dunque essere punita secondo la legge del taglione ed entrambi i suoi occhi devono essere resi completamente ciechi. Il mullah-giudiceha aggiunto che la punizione "deve essere eseguita in pubblico, in modo da essere d'esempio per i membri del pubblico". Azam è stata anche condannata ad un anno di prigione per "gettare via" materiali disgustosi.
L'organo ufficiale del governo, il giornale Iran, ha riferito l'episodio il 25 luglio.
La barbarica sentenza emessa dalla corte dimostra ancora una volta la crudeltà e la misoginia del regime medievale dei mullah in Iran.
La Commissione Femminile del National Council of Resistance of Iran chiede a tutte le organizzazioni per i diritti umani, specialmente a quelle che si occupano di diritti delle donne, di dare voce alla loro protesta immediatamente e fare pressione sulle Nazioni Unite perché adottino serie misure per porre fine alle barbare atrocità delle leggi clericali in Iran.
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