A sinistra: 41 siti contro il fascismo.
Intervista di REDS ai promotori dell'iniziativa. Novembre 2000.


Ci spiegate cos'è A Sinistra?

A Sinistra è un'avventura cominciata male, continuata peggio e finita benissimo. A Maggio del 2000 un gruppo di persone, stanche delle continue provocazioni fasciste sul news group di rifondazione comunista, aveva deciso di creare un luogo dove potere discutere. Si era pensata ad una mailing list, poi si optò per un sito con all'interno un forum. Il nome A Sinistra voleva rappresentare la scelta dell'antagonismo, dell'alternativa ad una sinistra governativa incapace di prospettare qualsivoglia politica di sinistra, incapace persino di credere in se stessa. Dal nostro forum sarebbe dovuta partire una voce che tentava di unire le voci delle diverse realtà di sinistra,che cercava di amalgamare tutti i disillusi e nel news group qualcuno si era fatto vedere. I partecipanti al progetto iniziale erano 15 tutti di città differenti, per cui vuoi per questo vuoi per un certo lassismo, la partecipazione si riduceva di giorno in giorno fino a rimanere in 4. Fu così che piano piano si abbandonò il forum e ci si concentrò sul sito, riempendolo di materiali, link, articoli con due intenti: la controinformazione e l'antifascismo. Aiutati dal webmaster di Controcorrente nel curare le rubriche di controinformazione, la cui collaborazione assidua si è interrotta per diversità di scelte, ma con cui abbiamo sempre ottimi rapporti di collaborazione ed umani, e dal promotore di tutto il progetto il nostro Pomero, partigiano (non ex-partigiano perchè un combattente come lui non si può definire ex) per quanto riguarda la cura dell'angolo della resistenza antifascista.

Come è nata l'idea che ha visto l'utilizzo di Internet per l'iniziativa contro il raduno fascista?

Abbiamo sempre creduto nelle infinite potenzialità di internet come mezzo di lotta, militanza e divulgazione. Del resto Seattle e nata dalla rete. Milioni di persone comunicano e scambiano su internet. Perchè allora non fare politica militante on-line? E' un concetto che non molti "A Sinistra" hanno fatto proprio, si denota facilmente dall'abbandono in cui versano i news group di sinistra pieni per lo più di sterili insulti, dal disinteresse per ogni iniziativa in rete e purtroppo dalla scarsa attenzione dei media ufficiali verso la rete, i più scrivono e parlano senza conoscere le complesse dinamiche della rete. Lottare il fascismo on-line non è una nostra invenzione la PDS in Germania aveva cominciato a luglio, del resto la gif che utilizziamo è stata mandata da loro. In Germania si sono accorti prima che in Italia, che non è solo la pedofilia il cancro della rete, ma che si sta sviluppando una fitta rete di siti antisemiti e neonazisti, che nei news group di estrema destra si pianificano raduni ed incontri. In Italia abbiamo una legge contro l'apologia al fascismo, Decreto-Legge n. 122, emanato il 26/4/1993 e convertito in legge n. 205 del 25/6/1993, ma i server e l'Authority non controllano i siti, almeno così dobbiamo credere se no sarebbero da perseguire penalmente e i media ufficiali al solito sono sordi.

Potete spiegare quale è stata la dinamica dell'iniziativa, quale è stata la risposta e come si è conclusa?

Ad agosto appena paventata l'idea di un raduno nazifascista nella citta della "Risiera di San Sabba" abbiamo subito deciso di fare qualcosa, per prevenire, vista la pochezza dei risultati ottenuti a Bologna e purtroppo oggi a Milano, solo scontri con le forze dell'ordine e nazisti a braccio teso ben protetti. Ma ahimè il nostro counter supera raramente le 30 entrate giornaliere, così è venuta l'idea di coordinare siti sul modello tedesco, ma attivi, ossia con la possibilità di protestare tramite mail contro il raduno di Forza Nuova. La risposta è stata pessima avevamo contattato circa 200 siti democratici e di sinistra e solo in 41 hanno aderito all'iniziativa. 1/5 sinceramente speravamo in qualcosa di più anche perchè tutti i 200 siti si dicevano antifascisti. Ma è andata bene, l'iniziativa ha portato in suoi frutti ed a essa è seguita quella del sito della rifondazione comunista di Milano sempre contro forza nuova, ma purtroppo culminata con gli scontri di oggi, è assurdo come la polizia protegga una manifestazione non autorizzata di xenofobi e fascisti e carichi chi manifesta in nome della tolleranza e dell'antifascismo a Milano, città medaglia d'oro alla resistenza.

Di fatto la manifestazione di Trieste è stata vietata anche sotto la pressione della vostra iniziativa. Quale bilancio fate della vostra iniziativa contro il fascismo?

Il bilancio è positivo in parte perchè anche per merito nostro i fascisti sono rimasti lontano da Trieste, ma è vero che l'iniziativa è stata ignorata dai media, dal partito e da tanti siti a cui avevamo fatto richiesta, ma per fortuna non dal comune di Trieste.

Pensate sia sufficiente internet per contenere l'ondata xenofoba e fascista?

Internet è la comunicazione del futuro, ed è senza dubbio meglio cominciarlo il futuro, prima di doverlo subire. L'ondata xenofoba e fascista dipende da talmente tanti fattori socio-psicologici che sarebbe da stupidi pensare di contrastarla con un paio di iniziative on-line. Penso che la cultura della tolleranza, non sia innata, ma va conquistata e tramandata, internet è un buon mezzo per farlo.

In Italia è in espansione il fenomeno xenofobo di stampo leghista e/o fascista: che giudizio ne date?

In un modello sociale dove la motivazione al successo e l'esaltazione dell'individualità competitiva sono il fulcro è inevitabile che si crei fra i non "emersi" l'odio contro il diverso. Infatti paradossalmente si nota come la xenofobia nasca prevalentemente dove c'è l'emarginazione. Là dove la società capitalistica ha creato i suoi "rifiuti". Allora il nemico diventa il Capitale e lo strumento per lottare dev'essere inanzitutto il recupero della coscienza di classe e la cultura della tolleranza, che dovrebbe essere fornita dall'istruzione e dai mezzi d'informazione, oltre che diffusa tramite le nuove tecnologie.

Internet sicuramente costituisce oggi un elemento importante per la controinformazione e per le campagne antifasciste e xenofobe, pensate sia possibile che il consolidamento di un coordinamento di siti antifascisti possa svilupparsi per rendere continuativa l'esperienza dei 32 siti contro il nazifascismo?

Sì, decisamente. Basta solo un pò di buona volontà, dei webmaster e non farebbe male un pò di sostegno e di pubblicità per rendere permanente la presenza antifascista fra i siti italiani e per confrontarci con le altre realtà europee, purtroppo però vi è uno stato di totale abbandono da parte della dirigenza e soprattutto da parte di Liberazione, che non dà il minimo accento a qualsivoglia iniziativa in rete. Sconfortati per le vicende di Milano, pensiamo: se Liberazione, anzichè pubblicare lettere di lettori a cui non arriva il giornale o addirittura la replica del fratello di Fiore a difesa di FN (4 ottobre se non erro), avesse pubblicizzato ogni allarmate messaggio inviato dal sito della federazione di Milano e da altri sul pericolo di FN cosa sarebbe successo? Cosa sarebbe successo oggi a Milano se la dirigenza o Liberazione avessero adunato i centomila della "festa" perchè tale è stata la manifestazione di Roma del 30 Settembre? Internet dovrebbe essere la cassa di risonanza per azioni sul territorio là dove non è sufficiente la lotta "virtuale". Queste sono riflessioni che a nostro avviso la dirigenza deve fare, perchè se oggi per le vie di Milano i compagni erano soli la colpa è anche loro e del lassismo generale che si avverte a sinistra. Così non solo si regala l'Italia alla destra, ma lo si fa nel peggiore dei modi, arrendendosi. Internet è il futuro e bisogna capire che è già presente, che tante forze e tante voci pulsano nella rete, se da un lato internet si prospetta come il nuovo giocattolo del capitalismo, dall'altro dev'esserci chi vuole rompere il giocattolo, questa è lotta di classe, senza barricate, ma non per questo meno dignitosa.

Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza
Ernesto "Che" Guevara
http://www.a-sinistra.org