Civico museo della Risiera di San Sabba.
Intervista a cura di Reds a Diego Lo Presti, curatore del sito web del Museo di Trieste. Novembre 2000.


Ci puoi spiegare cos'è la Risiera di San Sabba?
La Risiera di San Sabba è un monumento nazionale che si trova a Trieste nel rione di San Sabba nell'immediata periferia della città. Il grande complesso di edifici dello stabilimento per la pilatura del riso fu costruito nel 1913 e trasformato nell'ottobre del 1943 dalle truppe naziste come campo di detenzione di polizia sia per lo smistamento dei deportati in Germania e Polonia sia alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani italiani, sloveni e croati, detenuti politici ed ebrei. Non va dimenticato che tutta la Venezia Giulia, il Friuli e l'Istria erano stati annessi dopo l'8 settembre 1943 al 3° Reich nazista diventando Litorale Adriatico su cui le autorità italiane avevano perso ogni tipo di autorità. La città di Trieste rappresentava l'ultima conquista territoriale tedesca diventando una piattaforma economica e politica dell'espansionismo germanico nel Sud-Europa. La ribellione eroica dei popoli coinvolti costringerà le forze di occupazione ad una spietata repressione che avrà il suo epilogo per più di 5000 persone nel forno della Risiera di San Sabba.

Com'è nata l'idea del sito? Il web si sta rivelando utile per far conoscerela storia della Risiera?
Vi è stata nel corso degli anni una generale indifferenza attorno alla Risiera e soltanto  nel 1976 alla fine del processo ai criminali nazisti che hanno operato all'interno della Risiera si è rivolta maggiore attenzione a quello che è stato l'unico campo di sterminio nazista in Italia. Ho capito subito che la rete poteva costituire una grande opportunità per far conoscere a tutti una realtà che ancora oggi, checchè ne dica qualcuno, è spesso trascurata dai libri di storia. Ho la fortuna poi di abitare nelle immediate vicinanze del monumento per cui in zona la memoria storica, fatta anche di ricordi familiari, è particolarmente sentita e quindi ho avuto modo di parlare con diverse persone che hanno avuto modo di conoscere direttamente l'inferno della Risiera. Il web si sta rilevando utilissimo per far conoscere la storia della Risiera: il sito è stato visitato da quasi 1300 persone provenienti da molti paesi: Germania. Austria, Stati Uniti, Francia, Israele, Australia solo per citarne alcuni. Inoltre abbiamo partecipato attivamente all'invio al sindaco Illy di E-mail di protesta contro il previsto raduno di neofascisti a Trieste a metà novembre. Sindaco e presidente del consiglio comunale sono stati inondati di e-mail e il raduno è stato impedito. Ho intenzione di pubblicare tutti i testi dei messaggi in una pagina del sito.

Ci spieghi le attività che ruotano intorno alla Risiera? Chi se ne occupa? Vi sono delle associazioni o gruppi che se ne curano? Con che modalità èpossibile visitarla?
Nell'ambito della Risiera, monumento nazionale, il comune di Trieste ha istituito nel 1975 il Civico Museo della Risiera di San Sabba. Il Museo e il Monumento Nazionale sono così aperti ogni giorno con orario variabile (9-18 primavera/estate e 9-13 autunno/ inverno). L'ingresso è libero e il Comune si occupa in maniera egregia di tutta la gestione del monumento. Da un paio d'anni vi si svolge anche un servizio didattico e informativo rivolto ai visitatori in occasione delle celebrazioni dell'anniversario della Liberazione lungo un percorso che attraversa la cella della morte, le celle della detenzione, la sala delle croci e una mostra storica fotografica che, partendo dagli aspetti dell'antisemitismo e della vita sociale del ventennio fascista, approda all'occupazione fascista del 1943/1945.

La Risiera ha dovuto subire nel dopoguerra le provocazioni di gruppi fascisti?
Frequenti sono state le provocazioni fasciste che si sono sviluppate in due modi. Da una parte la magistratura collusa col vecchi regime ha sempre tentato di sminuire la responsabilità dei nazisti e dei fascisti nelle stragi della Risiera insabbiando testimonianze e sottovalutando le prove.
Dall'altro il fascismo senza doppiopetto mandava i suoi ragazzi ad imbrattare con svastiche e simboli oltraggiosi i muri degli edifici esterni della Risiera. Anche nel sito compare una foto che testimonia l'imbrattamento. Anche il sito ha avuto un attacco informatico che tentava di sostituire le immagini del forno e dell'ingresso dellla Risiera con immagini di cartoni animati giapponesi. Ancora oggi, usando il browser Netscape, si vedono i "segni" dell'incursione.

L'estrema destra a Trieste: com'è la situazione del leghismo, del neofascismo e il grado di attrazione esercitato da Haider?

L'estrema destra a Trieste è organizzata e pericolosa. Non si tratta solo di 4 fanatici di Forza Nuova e Fiamma Tricolore ma  di un'insieme di forze economiche e politiche strette da un patto antisinistra che lega Forza Italia, Lega Nord e Alleanza Nazionale. Forze al governo della Provincia e della Regione che tentano di agganciare Friuli Venezia Giulia e Trieste al carro di Haider. Tutto questo in nome di interessi economici e di sentimenti razzisti e anticomunisti. Si pensi che la Presidente del Consiglio Provinciale di Forza Italia non solo si è dissociata dal documento che, promosso dal comitato per la salvaguradia dei valori della Resistenza, stigmatizzava la presenza dei noefascisti a Trieste, ma consigliava ai cittadini di rimanere nelle case nella giornata di sabato 18 novembre in occasione della manifestazione antirazzista paventando disordini. Pazzesco!

Quali sono oggi i rapporti tra la cittadinanza di Trieste, e della Venzia Giulia in generale, e le popolazioni dell'Est in arrivo dalla vicina frontiera?
Trieste sin dall'appartenza all'impero asburgico è stata città tollerante e aperta a tutti. La presenza di una sinagoga, di una moschea, di un cimitero serbo, di una chiesa serbo-ortodossa, di una greco-orientale testimonia la caratteristica multietnica della città. Il ventennio fascista  ha rotto questo equilibrio  considerando Trieste città avamposto latino d'occidente nazionalizzando nomi, cancellando scuole non italiane, deportando cittadini sloveni e croati. Finita la seconda guerra mondiale le cicatrici non si sono più rimarginate e la  destra ha sempre fatto presa sui valori legati all'identità nazionale e al nazionalismo. In questo contesto il blocco Lega-Forza Italia-Allenza Nazionale scatena una violenta campagna contro gli immigrati sorretta in alcuni casi (vedi la retata contro i cinesi una decina di giorni fa) dalle forze dell'ordine. Haider, facendo presa anche sui vecchi valori dell'impero asburgico, diventa così il leader da imitare in nome non dell'Europa ma delle piccole patrie chiuse in se stesse. Frequenti le sue visite in Regione e addirittura viene invitato alla Risiera dal presidente forzista della regione senza ricordare che proprio carinziani erano i peggiori boia presenti in Risiera e solo la ferma opposizione del comune di Trieste ha impedito tale provocazione. Trieste deve divenire una caso nazionale prima che sia troppo tardi.