Carta di Porto Alegre sul diritto all'educazione pubblica per tutte/i.
Il documento finale approvato dal Forum mondiale dell'Educazione di Porto Alegre. Da Filirossi. Ottobre 2001.


 

Gli oltre 15.000 presenti: educatori, educatrici, studenti, ricercatori, autorità, sindacalisti, rappresentanti delle numerose e differenti forze sociali, popolari, soggetti e protagonisti della storia, impegnati nella realizzazione di un'educazione pubblica, gratuita, di qualità per tutti gli uomini e le donne di tutte le età, scelte sessuali, appartenenze etniche religiose e culturali della terra, indicano come obbiettivo possibile la Pace e migliori condizioni di vita per l'Umanità e presentano ai governi di tutti i paesi e a tutti i popoli del mondo le indicazioni emerse nella plenaria finale del Forum mondiale dell'Educazione.
Viviamo in un periodo in cui, il capitale ha accelerato la sua accumulazione ed ha realizzato una concentrazione di ricchezza in un modo tale che non si era mai verificato precedentemente. Ciò è causa di miserie e guerre per la maggioranza delle popolazioni nel mondo ; questo momento, tuttavia, va inteso come periodo di rottura.
Nella attuale congiuntura internazionale, dopo l'attentato terrorista dell'11 settembre, condannato da tutti, è apparso ancora più chiaro lo squilibrio tra nord e sud del mondo e il divario crescente tra ricchi e poveri; si è rafforzato il pericolo di una violenza primordiale di irrazionalismi che minacciano qualunque forma di civiltà Le forze dominanti del mondo cercano di dimostrare che questo momento si presenta come una catastrofe mondiale.
Per la maggior parte degli esseri umani, invece, questa rottura di equilibri può essere considerata come una possibilità di passaggio da una situazione ad un'altra in cui, la solidarietà, la libertà, l'uguaglianza ed il rispetto delle differenze riprendono vigore e riscattano il loro reale valore finora negato. Oggi esistono nel mondo forze, e ricchezze sufficienti per alimentare gli affamati e fornire condizioni di vita materiali e spirituali compresa un' educazione pubblica, gratuita e di qualità rapportata alla realtà sociale di tutti/e
E' in questo contesto e come parte del più ampio Movimento per i diritti dell'umanità, che si è riunito il Forum mondiale dell'Educazione a dimostrazione che questa fase di passaggio sta per essere costruita in tutti gli angoli della terra per opera di movimenti sociali, governi a cui sta a cuore la democrazia e le richieste delle classi popolari. Stanno prendendo forma tanto nelle città che nelle campagne proposte di vita alternative alla globalizzazione neoliberale che emargina. In questo orizzonte di mercato dobbiamo denunciare l'abbandono e il massacro dell'infanzia come faccia crudele e disumana di questo modello di società.
I campi in cui sono impegnate le forze popolari e di lotta in tutto il mondo sono molti ; in questo contesto pensiamo che l'ampia solidarietà ed organizzazione raggiunta
· dai movimenti sociali
· dalle associazioni
· dai sindacati
· dai parlamentari in incontri mondiali in diversi ed innumerevoli paesi e città in numero sempre più crescente quali quelli realizzati
· dalle forze Zapatiste,
· dal Movimento dei lavoratori "Sem terra"
· dal Movimento contro l'apartheid in sud Africa
· dal Movimento contro il neoliberalismo e per l'Umanità realizzato a Belem nello stato di Parà in Brasile
· dalla terza Conferenza Mondiale contro il razzismo e la discriminazione razziale realizzata in Sudafrica
· dalla Marcia per la Pace "Perugia Assisi " realizzata dai Movimenti pacifisti italiani
· dalla azione per la tassazione delle transazioni finaziarie in favore dei cittadini (ATTAC)
· dagli incontri e manifestazioni di Davos, Seattle, Cacun, Quebec, Genova
· dalle lotte e dagli scioperi realizzati dai lavoratori ed in particolare quelli degli insegnanti
CONTRO le forze finanziarie mondiali rappresentate
· dal banco mondiale
· dall'organizzazione mondiale del Commercio (specialmente per quanto riguarda l'accordo generale che pone in pericolo l'educazione pubblica)
· dal Fondo monetario internazionale che ha dimostrato di voler riorganizzare l'economia del mondo
FACCIANO EMERGERE UNA CONDANNA A TUTTE LE INGIUSTIZIE CHE SI ABBATTONO SU COLORO, UOMINI E DONNE CHE STANNO COSTRUENDO CON SPERANZA UN MONDO MIGLIORE
Per questo è necessario rifiutare ogni logica mercantilistica dell'educazione che permette ai paesi del nord che approfittano della loro posizione privilegiata di rubare "i cervelli" ai paesi del sud attraverso una "immigrazione" selettiva. Le mobilitazioni dimostrano la possibilità di percorrere delle alternative realmente solidali e democratiche e tra queste quelle per una realizzazione e un sostegno ad una scuola pubblica, gratuita e di qualità a tutti i livelli educativi. Con questi intenti dobbiamo continuare a batterci per consolidare le soluzioni già esistenti a livello locale, nazionale, mondiale rifiutando le leggi della globalizzazione neoliberale.
Siano benvenute tutte le forme di lotta alternative, popolari, democratiche di tutti quei settori e forze che sentono l'esigenza di un mutamento radicale di proposte economiche che permettano una distribuzione egualitaria della ricchezza e un modello ambientale sostenibile con ampio accesso a tutti dei beni ambientali e che combattano i fattori di gerarchizzazione tra gli esseri umani. Per la costruzione di un progetto in opposizione a quello neoliberale occorre il concorso di tutte le forze e una lotta a tutti i fondamentalismi. Un impegno particolare va mantenuto per garantire un futuro all'infanzia e un'educazione rispettosa dei sentimenti e delle diverse esigenze e diritti per la garanzia di creare, attraverso bambini e bambine, un futuro possibile. L'educazione è condizione fondamentale per la costruzione della Pace e per il confronto tra posizioni diverse. La scuola pubblica in questo processo si trasforma e diventa spazio di incontro tra Uomini e Donne di tutte le età, le nazionalità; se si lascia aperta questa possibilità si creeranno le condizioni per la realizzazione di ciò che oggi abbiamo solo intravisto. Al contrario di coloro che affermano che la scuola pubblica ha completato il suo scopo ed è superata ribadiamo che la sua vitalità e potenzialità sta nel suo movimento che reinventa la quotidianità delle nostre società, la loro trasformazione come risultato del protagonismo degli esclusi.
La lotta per il cambiamento passa per il mantenimento delle garanzie democratiche dei governi, per la costruzione di professionalità che garantiscano l'accesso al mondo del lavoro in un momento di rapida trasformazione tecnologica in cui sono a tutti è richiesto l'ampiamento di conoscenze tecnico scientifiche adeguate che vanno fatte camminare di pari passo con i diritti sociali. Per questo dobbiamo andare ad un riconoscimento universale delle certificazioni professionali. Tutto ciò non è perseguibile quando si stabiliscono delle gerarchie di sesso, età, appartenenza razziale. Gli educatori/trici presenti al Forum intendono partecipare ed intrecciare le loro lotte con quelle dei movimenti sociali per costruire un modo più giusto e pacifico e riaffermano l'importanza del loro lavoro a partire dall'infanzia per finire con la vecchiaia. Il Forum raccoglie tutte le indicazioni raccolte da ateliers e tavole rotonde e le presenta al Forum Mondiale 2002 come risultato delle riflessioni emerse. Infine il Forum riafferma la costruzione di una rete di Movimenti, persone ed organizzazioni a sostegno dell'idea che l'educazione pubblica, gratuita per tutti/e è un diritto inalienabile e dev'essere garantita e finanziata dallo stato, in una prospettiva di realizzazione di una società solidale, egualitaria e radicalmente democratica.
Porto Alegre 27 OTTOBRE 2001
Forum mondiale dell'educazione