Resistenza
al neoliberismo, al militarismo, alla guerra: per la pace e la giustizia.
Documento
finale del secondo forum socialemondiale di Porto Alegre. Febbraio 2002.
1) Di fronte
al continuo deterioramento nelle condizioni di vita dei popoli, noi, movimenti
sociali del mondo intero, ci siamo incontrati in decine di migliaia nel Secondo
Forum sociale mondiale di Porto Alegre. Siamo qui a dispetto dei tentativi
di spezzare la nostra solidarietà. 3) Questo
sistema produce il dramma quotidiano di donne e bambini e anziani che muoiono
di fame, dell'assenza di cure sanitarie e di malattie che potrebbero essere
prevenibili. Intere famiglie sono obbligate a lasciare le loro case a causa
delle guerre, dell'impatto del " megasviluppo ", della mancanza
di terra e in presenza di disastri ambientali, disoccupazione, attacchi ai
servizi pubblici e distruzione della solidarietà sociale Al Sud come
al Nord forti lotte e resistenze stanno nascendo per far valere la dignitá
della vita. 4) L'11 settembre
ha segnato una svolta drammatica. Dopo gli attacchi terroristici, che condanniamo
assolutamente, cosí come condanniamo tutti gli altri attacchi sui civili
in altre parti del mondo, il governo degli Stati Uniti e i suoi alleati hanno
lanciato una massiccia operazione militare. In nome della "guerra al
terrorismo" vengono attaccati in tutto il mondo i diritti civili e politici.
Con la guerra contro l'Afghanistan, in cui sono stati usati anche metodi terroristici,
e con le nuove che si preparano, ci troviamo di fronte a una guerra globale
permanente, per estendere scatenata dal governo degli Usa e dai suoi alleati
per stabilire il loro dominio. Questa guerra rivela l'altra faccia del neoliberismo,
la più brutale e inaccettabile.L'Islam viene demonizzato, mentre il
razzismo e la xenofobia vengono deliberatamente diffusi. La stessa informazione
e i mass media prendono attivamente parte a questa campagna bellicista che
divide il mondo tra il "bene" e il "male". L'opposizione
a questa guerra é uno degli elementi costitutivi dei nostri movimenti. 5) La situazione
di guerra ha ulteriormente destabilizzato il Medioriente, fornendo il pretesto
per un'ulteriore repressione del popolo palestinese. Di fronte all'occupazione
brutale di Israele, un compito urgente del nostro movimento é quello
di mobilitare la solidarietá per il popolo palestinese e la sua lotta
all'autodeterminazione. Questo é vitale per la sicurezza collettiva
di tutti i popoli della regione. 6) Allo stesso
tempo, anche nuovi eventi confermano l'urgenza delle nostre lotte. In Argentina
la crisi finanziaria causata dal fallimento degli aggiustamenti strutturali
del Fondo monetario internazionale e il debito crescente hanno fatto precipitare
la crisi sociale e politica. Questa crisi ha prodotto proteste spontanee delle
classi lavoratrici e della classe media, una repressione che ha causato morti,
cambiamenti nel governo e nuove alleanze tra gruppi sociali diversi. Con la
forza dei "cacerolasos" il popolo ha potuto assicurarsi la soddisfazione
dei principali bisogni di base. 7) Il collasso
della multinazionale Enron è un esempio della bancarotta dell'economia
"del casinó" e della corruzione degli uomini d'affari e dei
politici. I lavoratori sono rimasti senza impiego e senza pensioni. Nei paesi
in via di sviluppo questa multinazionale impegnata in attività fraudolenti
e i suoi progetti hanno cacciato la popolazione dalle loro terre aumentando
smisuratamente i prezzi dell'elettricità e dell'acqua. 8) Il governo
degli Stati Uniti nel suo sforzo di proteggere gli interessi delle grandi
imprese, ha abbandonato con arroganza i negoziati di Kyoto sul riscaldamento
globale, il trattato sui missili antibalistici, la convenzione sulla biodiversità,
la conferenza dell'Onu sul razzismo e l'intolleranza e il confronto per ridurre
la fornitura di armi leggere, dimostrando ancora una volta che l'unilateralismo
degli Stati Uniti fa saltare i tentativi di trovare soluzioni multilaterali
ai problemi globali. 10) Tutto
ció avviene nel contesto di una recessione globale. Il modello economico
neoliberista distrugge i diritti, le condizioni e i livelli di vita dei popoli.
Usando ogni mezzo per proteggere i loro dividendi, le mulitinazionali licenziano,
riducono i salari e chiudono fabbriche, spremendo fino all'ultimo i lavoratori.
I governi di fronte a questa crisi economica rispondono con la privatizzazione,
il taglio delle spese sociali e una riduzione permanente dei diritti di lavoratori
e lavoratrici. Questa recessione dimostra il fatto che le promesse neoliberiste
di crescita e prosperitá sono una bugia. 11) Il movimento
globale per la giustizia sociale e la solidarietá si trova di fronte
a enormi sfide : la sua lotta per la pace e la sicurezza collettiva impone
di misurarsi con la povertá, le discriminazioni, il dominio e la creazione
di una societá sostenibile alternativa. I movimenti sociali condannano
con forza la violenza e il militarismo quali strumenti di risoluzione dei
conflitti ; la promozione di guerre di bassa intensitá e le operazioni
militari del Plan Colombia come parte dell'iniziativa regionale andina, il
piano Puebla Panama, il commercio di armi e la crescita delle spese militari,
gli embarghi economici contro i popoli e nazioni, in particolare contro Cuba
e Iraq, e la crescente repressione nei confronti di sindacalisti e attivisti.
Noi sosteniamo le lotte dei sindacati e dei lavoratori del settore informale,
come uno strumento essenziale per il miglioramento delle condizioni di lavoro
e di vita, l'effettivo diritto di organizzarsi, il diritto di sciopero, il
diritto alla contrattazione collettiva a diversi livelli e per conquistare
l'uguaglianza salariale e delle condizioni di lavoro tra donne e uomini. Rifiutiamo
la schiavitú e lo sfruttamento dei bambini. Sosteniamo le lotte dei
lavoratori e dei sindacati contro la flessibilitá, l'esternalizzazione
del lavoro e i licenziamenti e chiediamo nuovi diritti internazionali per
i lavoratori e le lavoratrici delle multinazionali e delle loro fornitrici,
in particolare il diritto alla libertá sindacale e alla contrattazione
collettiva. 12) Le politiche
neoliberiste creano ulteriore miseria e insicurezza. Esse hanno aumento in
maniera impressionante il traffico e lo sfruttamento sessuale di donne e bambini
che condanniamo con forza. Povertá e insicurezza portano anche alle
migrazioni e a milioni di esseri umani é negata la dignitá,
la libertá, i diritti. Perció noi chiedimamo il diritto alla
liberta' di movimento, il diritto all'integritá fisica e a uno statuto
legale per tutti e tutte i lavoratori e le lavoratrici migranti. Sosteniamo
i diritti dei popoli indigeni e l'applicazione dell'articolo 169 Oil nel quadro
delle leggi nazionali. 13) Il debito
estero dei paesi del Sud é stato gi´apagato piú volte.
Il debito, illeggittimo, ingiusto e fraudolento, funziona come uno strumento
di dominio, toglie ai popoli i loro fondamentali diritti umani con il solo
scopo di aumentare l'usura internazionale. Chiediamo la cancellazione incondizionata
del debito e la riparazione dei debiti storici, sociali ed ecologici. I paesi
che chiedono il rimborso del debito hanno intrapreso lo sfruttamento delle
risorse naturali e intellettuali del Sud. 15) Il vertice
di Doha ha confermato l'illeggitimitá del Wto. La presunta " agenda
per lo sviluppo " adottata in realtá difende solo gli interessi
delle multinazionali. Con il lancio di un nuovo round il Wto si sta avvicinando
al suo obiettivo di trasformare ogni cosa in merce. Per noi, cibo, servizi
pubblici, agricoltura, salute, istruzione e i geni non sono in vendita. Inoltre
rifiutiamo il brevetto di qualsiasi forma vivente. L'agenda del Wto viene
estesa a livello continentale attraverso gli accordi di libero commercio e
investimenti. Organizzando proteste come le grandi dimostrazioni contro l'Alca,
i popoli hanno rifiutato questi accordi che rappresentano una ricolonizzazione
e la distruzione di valori fondamentali, sociali, economici, culturali e ambientali. 16) Noi vogliamo
rafforzare il nostro movimento attraverso azioni e mobilitazioni comuni per
la giustizia sociale, per il rispetto dei diritti e delle libertá;
per la qualitá della vita, l'uguaglianza, la dignitá e la pace. Lottiamo: - Per la
democrazia: i popoli hanno il diritto di conoscere e criticare le decisioni
dei loro governi, specialmente quando riguardano istituzioni internazionali.
I governi devono essere responsabili di fronte ai loro popoli. Mentre sosteniamo
la diffusione della democrazia elettorale in tutto il mondo, sottolineiamo
la necessitá di una democratizzazione degli stati e delle societá
e la lotta contro la dittatura; Per gli
anni a venire organizzeremo collettivamente mobilitazioni come: 2002: Altre mobilitazioni
globali avranno luogo :
Ci incontriamo di nuovo per continuare le nostre lotte contro il neoliberismo
e la guerra, per confermare gli accordi dello scorso Forum e riaffermare che
un altro mondo è possibile.
2) Siamo diversi - donne e uomini, adulti e giovani, popoli indigeni, contadini
e urbani, lavoratori e disoccupati, senza casa, anziani, studenti, persone
di ogni credo, colore, orientamento sessuale. L'espressione di questa diversità
è la nostra forza e la base della nostra unità. Siamo un movimento
di solidarietá global, unito nella nostra determinazione di lottare
contro la concentrazione della ricchezza, la proliferazione della povertà
e delle ineguaglianze e la distruzione della nostra terra. Siamo costruendo
alternative, utilizzando modi creativi per promuoverle. Stiamo costruendo
una ampia alleanza a partire dalle nostre lotte e dalla resistenza a un sistema
che è fondato sul patriarcato, il razzismo e la violenza, che privilegia
gli interessi del capitale sui bisogni e le aspirazioni dei popoli.
9) A Genova il G8 ha completamente fallito nella sua pretesa di governo globale.
Di fronte a una massiccia mobilitazione e resistenza, hanno risposto con la
violenza e la repressione, denunciando come criminali coloro che avevano osato
protestare. Ma non sono riusciti a intimidire il nostro movimento.
14) Acqua, terra, cibo, foreste, semi, la cultura e le identitá dei
popoli sono beni comuni dell'umanitá per le generazioni presenti e
future. E' essenziale conservare la biodiversitá. I popoli hanno il
diritto a un cibo sano e stabile, libero da organismi geneticamente modificati.
La sovranitá alimentare a livello nazionale, regionale e locale é
un diritto umano fondamentale ; in questo senso costituiscono richieste fondamentali
la riforma agraria e l'accesso dei contadini alla terra.
- Per l'abolizione del debito estero e la sua riparazione ;
- Contro le attivitá speculative: chiediamo l'introduzione di tasse
specifiche, come la Tobin tax, e l'abolizione dei paradisi fiscali ;
- Per il diritto all'informazione;
- Per i diritti delle donne, la libertá dalla violenza, povertá
e sfruttamento;
- Contro la guerra e il militarismo, contro le basi e gli interventi militari
stranieri, e la sistematica escalation di violenza. Noi scegliamo di privilegiare
il negoziato e la soluzione non violenta dei conflitti;
- Per una Unione europea democratica e sociale, basata sui bisogni di lavoratori,
lavoratrici, popoli europei, sulla necessitá della collaborazione e
della solidarietá con i popoli dell'est e del sud;
- Per i diritti dei giovani, il loro accesso a una istruzione pubblica, gratuita
e socialmente autonoma e l'abolizione del servizio militare obbligatorio.
- 8 marzo: giornata internazionale delle donne
- 17 aprile: giornata internazionale delle lotte contadine
- 1 maggio: giornata dei lavoratori e delle lavoratrici
- 12 ottobre: il grido degli esclusi
- 16 ottobre: giornata dell'alimentazione.
- 15-16 marzo a Barcellona, Vertice Ue
- 18-22 marzo Monterrey (Mexico), conferenza Onu su finanziamento allo sviluppo
- 17-18 maggio, Madrid, vertice latinoamerica, Caribi, Europa
- 31 maggio, giornata internazionale di azione contro il militarismo e per
la pace
- 12 giugno, Roma (Italia), vertice mondiale dell'alimentazione
- 22-23 giugno, Siviglia, vertice Ue
- luglio: Toronto e Calgary (Canada) vertice G8
- 22 luglio, Stati Uniti, campagna contro la CocaCola
- Settembre: Johannesburg (Sudafrica), Rio+10
- Ottobre: Quito (Equadro), Forum sociale continentale " Una nuova integrazione
é possibile " e forum sociali continentali e regionali in altri
continenti
- Novembre, Cuba, Secondo incontro emisferico contro l'Alca
- Dicembre, Copenaghen, Danimarca, vertice Ue
2003:
Aprile Buenos Aires Argentina vertice ALCA
Giugno Tessalonica Vertice UE
WTO, FMI e Banca Mondiale si incontreranno da qualche parte, qualche giorno.
E saremo li!