India: centomila operai
in sciopero.
Lo sciopero dei lavoratori del settore
elettrico. Da Green Left Weekly. Febbraio 2000.
E i lavoratori
pakistani esprimono solidarietà
Il seguente scritto proviene da un comunicato, di solidarietà con i lavoratori
elettrici in sciopero dell'Uttar Pradesh, India, emesso dal Labour Party Pakistan
(LPP), il 25 gennaio 2000:
Il Labour Party Pakistan esprime la sua solidarietà più profonda
con i lavoratori dell'energia in sciopero in India. Lo sciopero entra ora nel
suo decimo giorno ed è stato compatto nell'Uttar Pradesh. Tutte le più
grandi federazioni dei lavoratori indiani l'hanno sostenuto.
Questo sciopero è un passo storico importante sulla via della lotta di
classe come è concepita nel subcontinente indiano. È uno sciopero
politico nella sua natura, non limitato solamente a richieste economiche.
Il governo BJP (Banata Janata Party) ha cercato di applicare le raccomandazioni
della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, malgrado la sua demagogia
contro queste istituzioni finanziarie. Il governo era interessato alle acque
in Uttar Pradesh per i suoi massicci e rapidi piani di privatizzazioni nel paese.
Questo sciopero invia chiaro al BJP il messaggio che la classe operaia è
contraria alla liberalizzazione del mercato.
Per evitare il dilagare del conflitto sociale nel paese, il governo del BJP
ha iniziato delle scaramucce di confine con il Pakistan. È una mossa
intelligente del regime per sviare l'attenzione delle masse dai piani economici
reali di questo governo antioperaio.
Il Labour Party Pakistan condanna gli arresti di migliaia di lavoratori in sciopero
e le altre misure repressive. Saluta la storica lotta degli instancabili lavoratori
indiani contro il furioso assalto del capitalismo mondiale e dei suoi rappresentanti
in India. I lavoratori indiani hanno preso la testa della lotta di classe nella
regione asiatica.
Vorremmo consigliare al regime militare pakistano che dovrebbe abbandonare immediatamente
il suo programma di privatizzazioni in Pakistan. Altrimenti il proletariato
industriale pakistano non rimarrà lontano dai suoi fratelli e sorelle
indiani nella lotta contro le privatizzazioni.
La privatizzazione è una manovra internazionale del FMI e della Banca
Mondiale per conquistare i beni nazionali e le risorse dei paesi coloniali.
In Pakistan le compagnie indipendenti elettriche hanno imposto un massiccio
aumento del prezzo.
Il Labour Party Pakistan richiede la nazionalizzazione degli impianti di queste
compagnie. Richiede al governo nuovi investimenti nel settore pubblico per costruire
un paese moderno ed efficiente. Richiede il ritiro immediato di tutte le proposte
per la privatizzazione delle ferrovie, delle telecomunicazioni, del sistema
di irrigazione, delle istituzioni finanziarie e delle altre istituzioni del
settore pubblico.
La privatizzazione si è dimostrata un completo disastro per l'economia
dei paesi del Terzo Mondo. Non ha migliorato né la condizione dell'economia
né i livelli di vita delle masse. È stata usata per svendere le
attività ai prezzi più bassi.