Scheda: Krajina e Slavonia.
Sintesi della guerra che ha opposto la Krajina alla Croazia e la Slavonia alla
serbia. associazione Cultura Popolare. Agosto 1995.
La Slavonia é
la regione croata che sta tra l'Ungheria e la Bosnia e confina ad est con la
Serbia. Per Slavonia Orientale si intende quella a ridosso del confine serbo
con capoluogo Vukovar, per Slavonia Occidentale quella che comprende la cittadina
di Okucani riconquistata dai croati nell'aprile 1995. Questa regione era abitata
prima della guerra da una maggioranza di croati con la presenza di una forte
minoranza serba. Dal marzo 1991 (con la rivolta di Pakrac) la minoranza serba,
armata da Belgrado, cominciava una serie di azioni di guerriglia e di atti terroristici
che portarono una parte della popolazione croata ad allontanarsi. Da quel momento
il copione, destinato a ripetersi fino alla fine dell'anno, fu: le bande paramilitari
serbe attaccavano la polizia croata (dalla quale Tudjman aveva fatto escludere
gli elementi serbi), l'esercito federale (ma in realtà filoserbo) interveniva,
ufficialmente per dividere i contendenti, in realtà per sancire l'avanzata
dei serbi. L'esercito federale attaccava direttamente in prima persona solo
per conquistare le grosse città. Tra queste Vukovar che, lungo una resistenza
di tre mesi, venne praticamente rasa al suolo e solo così conquistata
dai serbi nel novembre 1991.
La Kraijna é una regione della Croazia che confina con la Bosnia, e che
era abitata, sino all'agosto di quest'anno, in gran parte da serbi. Costoro
erano insediati nella regione da secoli, separati dai serbi di Serbia. L'origine
di questo stanziamento risale alla fine del 1500 quando l'Austria si trovò
a difendere dai turchi il proprio territorio, che comprendeva la Croazia. La
striscia di territorio (l'attuale Krajina e la parte meridionale della Slavonia)
che separava la Croazia dall'impero ottomano (che arrivava fino in Bosnia) era
spopolata a causa delle incursioni turche. L'Austria trovò dunque conveniente
insediarvi quei prufughi serbi che erano fuggiti a nord e che furono allettati
a rimanere in quei posti attraverso la concessione di speciali diritti di possesso
della terra in cambio della difesa del territorio dai turchi. I serbi di Krajina
sono rimasti maggioritari sino all'agosto 1995. In Slavonia invece col tempo
i serbi divennero una minoranza (da qui l'isolamento della Krajina rispetto
alla Serbia). L'origine e la dinamica del conflitto nella Krajina sono gli stessi
della Slavonia e portarono al controllo da parte dei serbi della regione e alla
cacciata della minoranza croata. Nel 1991, con un referendum che le autorità
federali non riconobbero, la Krajina si pronunciava per il distacco dalla Croazia
e per la fusione con la Serbia ancor prima che si producesse effettivamente
l'indipendenza croata. Dopo più di due anni di relativa calma i croati
hanno riconquistato nell'agosto 1995 con un'offensiva lampo l'intera Kraijna
senza che la Serbia intervenisse. 250.000 serbi furono costretti ad un esodo
forzato, mentre le truppe croate si abbandonano ad atti di pulizia etnica e
vendetta nei confronti dei serbi in fuga.