Avanza l'estrema destra in Romania.
Le principali organizzazioni fasciste in Romania. A cura dell'Associazione per una Società Alternativa, Romania. Dicembre 2000.


Introduzione

Nel mese di dicembre di undici anni fa, i media occidentali sono stati attraversati dalla notizia della sollevazione del popolo di Bucarest e di Timisoara, due delle città più importanti della Romania. Ma l'importanza non era data tanto da questo. Infatti per la maggior parte della popolazione dei paesi occidentali, l'esistenza della Romania era fino ad allora in pratica sconosciuta. Ciò che portò invece, per diversi giorni, la Romania al centro dei telegiornali e dei quotidini del mondo, fu dovuto all'appartenenza della Romania al Patto di Varsavia, il blocco militare dei Paesi alleati all'Unione Sovietica. Venne abbattuto allora il regime di Ceausescu ed il dittatore venne ucciso. A questa fine seguì un governo dominato da uno schieramento di centro-sinistra: il Fronte di Salvezza Nazionale. La situazione di crisi derivata dalle privatizzazioni e dallo smantellamento dello stato sociale condotto in quegli anni, portò nel '96 alla vittoria alle elezioni presidenziali, della destra liberale e democristiana, la quale accellerò ancora di più la crisi sociale ed economica.

Lo scorso 26 novembre si sono tenute nuovamente le elezioni presidenziali e, mentre il Partito Socialdemocratico di Iliescu, è diventato il Partito di maggioranza relativa, la destra ha visto la frantumazione del Partito Democristiano ed un arretramento del Partito Liberale. Da questa situazione si è avvantaggiato un partito di estrema destra, il Partito della Grande Romania (PRM), che è ora il secondo partito della Romania. Quindi Tudor andrà al ballottaggio con Iliescu, per la carica di Presidente, la prossima domenica.

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La posizione dell'"Associazione per una Società Alternativa"

La nostra associazione si oppone all'idea che esista un "destino divino speciale per il popolo romeno", che i romeni abbiano una "qualità sopplementare, divina, che gli assicurerà un destino eletto".

Questo tipo di messaggio, che ha l'aspetto di un delirio verbale, viene trasmesso regolarmente su tutti i canali dei mass-media. E' arrivato ad essere accettato e persino ad essere considerato "banale". Ci opponiamo a questa forma di isteria collettiva che sembra comprendere anche gli uomini più razionali. In una organizzazione teocratica si calpestano i diritti fondamentali dell'uomo, e nessuno alla fine è stato mai assolto per questi crimini, da Savonarola fino a Khomeini.

La propaganda nazionalista è l'altra faccia della medaglia. In questo caso è molto evidente l'origine del fenomeno: la campagna di propaganda sciovinista e antisemita organizzata dalla "securitate" negli anni'80. Approfittando del clima di intolleranza e di pesantezza che si stava sviluppando in Romania, gli agenti della "securitate" hanno trovato il capro espiatorio "nell'altro": tra gli ungheresi, gli ebrei oppure i rom.

Un caso speciale è costituito da Ion Antonescu, la cui campagna di riabilitazione iniziò sempre in quel periodo. E' al di sopra di qualunque dubbio che, in Romania oppure nei territori occupati dell'est, ai tempi della seconda guerra mondiale, Antonescu abbia ordinato il massacro di circa. 300.000 persone tra ebrei, rom, ucraini, polacchi. Sempre lui ha creato campi di concetramento a Vapniarka, Ribnita, Bogdanovka, ecc., formando un vero "Arcipelago Gulag" romeno. La promozione della sua immagine da parte di questi ex agenti della "securitate" è stata avanzata al fine di far credere che questi fatti siano stati giustificati e che la dittatura militare sia la forma di governo più adeguata per i romeni.

Questa propaganda continua anche nel presente, e Antonescu è più popolare che mai.

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Scheda: le principali organizzazioni fasciste romene.

- "Partito Romania Mare" (PRM)
costituisce la più importante minaccia per la libertà in questo momento in Romania.
Il leader di questo partito è Corneliu Vadim Tudor, un personaggio grottesco e, probabilmente, paranoico. Il partito è sostenuto da ex-ufficiali della Securitate e dispone di un servizio proprio di informazioni, di una organizzazione paramilitare (sotto la copertura della organizzazione dei giovani del PRM), e di fondi enormi. Tra gli obiettivi di questo partito segnaliamo: l'esecuzione degli avversari politici nel quadro di cerimonie pubbliche svolte negli stadi di calcio, fondare lager di concentramento e ghetti per la minoranza rom, la purificazione etnica attraverso l'eliminazione degli ungheresi dalla Transilvania, le persecuzioni antisemite, l'eliminazione degli intellettuali di origine ebrea dalla cultura romena, l'introduzione di un regime di dittatura militare, la riabilitazione del dittatore fascista Ion Antonescu.
Tra gli alleati dall'estero di C.V. Tudor si trovano Le Pen e Jirinovski.

- "Partito di Unità Nazionale Romeno" (PUNR)
è stato fondato da ex agenti della Securitate su di una piattaforma sciovinista ed antiungherese. Ora è in fase di sparizione.

- "Nidi legionari"
condotto da Serban Suru, ispirato dai nostalgici del movimento legionario, mantiene le principali caratteristiche di questo gruppo fascista che ebbe grande influenza nel periodo interbellico: l'antisemitismo massimalista, il fondamentalismo cristiano-ortodosso, lo sciovinismo, la mancanza di rispetto verso le libertà individuali elementari.

- "Il Movimento per la Romania" (MpR)
è un raggruppamento con una audience relativamente ridotta, fondato con lo scopo di influenzare i media studenteschi in direzione nazionalista. Il capo è Marian Munteanu, ex leader carismatico degli studenti, candidato del "professore" Magureanu per la presidenza (che viva e fiorisca l'onnipotente Securitate!) I personaggi chiave in questo raggruppamento sono: il prof. Ilie Badescu, ex ideologo alla scuola per gli ufficiali della Securitate di "Baneasa" (località in cui sorge l'aeroporto di Bucarest, N.d.T.), convertito al fondamentalismo cristiano-ortodosso, e Mihai Ungheanu, vicino a C.V. Tudor, conosciuto per il suo antisemitismo virulento. Segnaliamo ancora che l'MpR è stato invitato all'Internazionale (sic!) neo-nazista di Muenster.