23 giugno 2001 GLTQ Pride a Milano.
Pubblichiamo
il manifesto del pride che si terrà a Milano dal 6 al 23 giugno 2001.
Il world gay-lesbian-bisexual-transgender Pride 2000 nella Roma del Giubileo ha dato linfa nuova alla politica italiana, restituendo al dibattito politico il piano che gli è proprio: quello degli ideali, e non dei tecnicismi. Il Pride 2000, rilanciando il tema dei diritti di cittadinanza, ha affermato la volontà di una grossa parte della società civile italiana di vivere in uno stato laico e pluralista, che pensi la differenza come ricchezza: che non solo "tolleri", ma che promuova il confronto tra sistemi etici e stili di vita diversi come occasione di rinnovamento e di trasformazione per l'intera società. Non si è trattato soltanto della parata di una minoranza di cittadini omosessuali, ma di un importante momento simbolico che ha dato visibilità al movimento gay, lesbico, transessuale e queer (GLTQ) e che al tempo stesso ha coinvolto tutte le donne e tutti gli uomini che credono nei valori dell'uguaglianza e della libertà.
Questa domanda di libertà deve continuare ogni giorno. La nuova visibilità del movimento GLTQ testimonia la volontà delle minoranze discriminate in base al loro orientamento sessuale o identità di genere di vivere serenamente, senza compromessi, senza ipocrisie o nascondimenti, "allo scoperto" la propria vita, con l'orgoglio della propria diversità: è il segno della consapevolezza e della forza della comunità GLTQ italiana. Ma al tempo stesso la visibilità, se non viene accompagnata dalla tutela della legge, espone ad attacchi e a nuovi pericoli. Nella società italiana si registrano ancora troppe discriminazioni, troppe intimidazioni, troppe aggressioni verso persone lesbiche, gay, transessuali e queer: e se la destra più retriva non perde occasione per ribadire che queste persone non devono aver diritto a una piena cittadinanza, le simpatie dichiarate dalla sinistra non hanno portato a nessun passo avanti sul piano dei diritti.
Anche nella città di Milano, sotto un atteggiamento di ipocrita tolleranza concessa con la condizione di restare nell'ombra, covano atteggiamenti discriminatori e di insofferenza per quella considerevole parte di popolazione che chiede soltanto di essere trattata alla pari degli altri cittadini. La mancanza di chiari e netti segnali di rispetto per le differenze da parte di partiti politici e Istituzioni e le aggressioni verbali di esponenti del centrodestra altro non fanno che permettere a sparuti gruppi di sentirsi liberi di rivelare la loro indole violenta e totalitaria.
Il movimento GLTQ individua come primo passo verso la piena affermazione del principio di uguaglianza l'approvazione di una legge antidiscriminatoria che tuteli - nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in tutti i momenti del vivere civile - tutte le donne e tutti gli uomini da ogni forma di violenza e di sopruso motivata dal rifiuto delle differenze di orientamento sessuale e identità di genere. È convinzione del movimento GLTQ che il Parlamento Italiano debba recepire al più presto nel proprio ordinamento il contenuto della risoluzione del Parlamento Europeo del 1994 e adeguarsi al Trattato di Amsterdam del 1997 per garantire anche alle singole persone e alle coppie GLTQ gli stessi diritti di cui godono le singole persone e le coppie eterosessuali, in nome del principio dell'uguaglianza giuridica di tutti i cittadini e le cittadine, già sancito dall'articolo 3 della Costituzione, del riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo richiamati dall'articolo 2, ribadendo lo spirito laico dello Stato Italiano, riconosciuto dall'articolo 7.
Per dar voce a queste richieste, e per rinnovare la lotta del movimento GLTQ italiano celebrandone l'orgoglio, nel dichiarare la propria adesione alle manifestazioni "La cittadinanza va scritta" di Verona del 9 giugno, del Pride di Catania del 28 giugno, dell'Euro Pride di Vienna del 30 giugno, dell'International Pride di Roma del 7 luglio, il coordinamento Arcobaleno Lesbico Gay Trans - Milano invita tutte le Associazioni lesbiche, gay, transessuali, queer ed eterosessuali, tutti i partiti, gruppi e i singoli cittadini democratici e libertari ad aderire e partecipare al PRIDE 2001 MILANO che si terrà il 23 giugno per le vie del centro cittadino.
COORDINAMENTO ARCOBALENO LESBICO GAY TRANS
MILANO
Arcigay C.I.G. Centro di Iniziativa Gay Milano
Arcilesbica Circolo Zami Milano
Arcitrans La Fenice Milano
CDM Collettivi Donne Milanesi
CODS Diritti e Libertà Autonomia Tematica DS Milano
GayLib Milano Omosessuali Liberaldemocratici
G.L.O. Rifondazione Comunista Milano
Gruppo del Guado Cristiani Omosessuali Milano
Gruppo Soggettività Lesbica Università delle Donne Milano
Inkontrario Gruppo LGBT dell'Università degli Studi della Bicocca Milano
Joy Gruppo LGBT dell'Università degli Studi di Milano
Linea Lesbica Amica Milano
Segreteria organizzativa
Via Bezzecca, 3 - 20135 MILANO
Tel. 02.54.12.22.25
www.pridemilano.org
Per le adesioni:
Fax 02.54.12.22.26
o via e-mail: pridemilano@libero.it
Hanno aderito al 20 maggio:
ArciGay Nazionale
Arcilesbica Nazionale
Arcitrans Nazionale
Circolo Pink, Verona
Coordinamento Gay Lesbico Trans Torino
CODS Coordinamento Omosessuali Democratici di Sinistra
Orlando, Arcigay, Brescia
Orsi Italiani
Associazione Radicale "Enzo Tortora" di Milano
Democratici di Sinistra - Federazioni provinciali di Milano e Como e
federazione regionale della Lombardia
Comunisti Italiani
Federazione dei Verdi
Gruppo Radicali Lista Bonino della Regione Lombardia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Umanista