La Repubblica - 14.05.98
Andreotti: il caso Moro dopo il sì di Berlinguer
Il senatore a vita lo ha detto durante l'intervento in aula
ROMA - La "tragedia" dell'assassinio di Aldo Moro va collegata anche al mutato atteggiamento del Partito comunista nei riguardi della Nato e della politica internazionale. A sostenere questa tesi è stato ieri il senatore a vita Giulio Andreotti, intervenendo a Palazzo Madama nella discussione sulla ratifica dei protocolli di allargamento della Nato ai paesi dell'Est.
Andreotti ha ricordato che nel novembre 1977 il Partito comunista italiano sottoscrisse una mozione alla Camera in cui si affermava che la Nato e la Cee erano i due assi, non scindibili, della politica estera italiana. Una posizione in contrasto con tutte le precedenti del partito, fino alle famose dichiarazioni del segretario comunista Enrico Berlinguer sulla fine della "spinta propulsiva" della rivoluzione sovietica. "A chi si pone degli interrogativi - ha aggiunto Andreotti in Senato - sulla tragedia verificatasi l'anno dopo, ma ora non è qui, devo ricordare che non è non collegata al superamento di quella divaricazione".