Il Corriere della Sera - 03 luglio 1997
La formula allo studio non soddisfa i legali dei detenuti che preferiscono l'indulto. La Parenti attacca il Pds: solo un'altra brutta pagina
La grazia parziale divide i partiti
Flick: «Contatti con il Quirinale per chiudere gli anni di piombo»
G. Ga
ROMA - Era cominciato tutto un anno fa, alla festa del 2 giugno. Davanti alle Camere riunite, Oscar Luigi Scalfaro aveva gettato il suo autorevole sasso nello stagno: «la quasi totalità dei responsabili» degli anni di piombo hanno «riconosciuto l'errore e il male», aveva detto. E dunque «lo Stato non può non fermarsi a cercare una via d'uscita». Il 13 maggio scorso, a Napoli, un altro intervento dello stesso tenore: il presidente della Repubblica si era detto contrario a provvedimenti generalizzati, ma aveva invece parlato di valutare «con intensa cura le singole situazioni».
Lo stesso Flick del resto, fin dal giorno del suo insediamento, si era detto convinto che fosse necessario chiudere una volta per tutte il capitolo degli anni di piombo, e lo ha ripetuto anche ieri:
«Sono sempre stato favorevole ad un provvedimento di indulto o di grazia anche parziale nei confronti dei terroristi». Adesso il progetto sta prendendo forma soprattutto per impulso del Quirinale: «Posso dire che su questo argomento ho avuto più di uno scambio di vedute col presidente».
La misura allo studio, ribattezzata «grazia parziale», condona in parte la pena inflitta: in questo modo si possono ottenere benefici come la semilibertà, la liberazione condizionale e il lavoro esterno. Quante persone potrebbe riguardare? Il monitoraggio effettuato l'anno scorso aveva disegnato la mappa precisa dei terroristi in carcere. Che sono 224, tra rossi e neri: 33 quelli di destra e 191 quelli di sinistra. Molti hanno presentato domanda di grazia a Flick e a Scalfaro. Ma il Parlamento non gradisce di essere scavalcato, e a Montecitorio l'opinione prevalente è che sia meglio lasciare alle Camere l'iniziativa per una nuova legislazione in materia. Non trova scandalosa un'ipotesi di grazia parziale il presidente della Commissione Giustizia Giuliano Pisapia di Prc «purché questo non renda più difficile, non sia d'intralcio al cammino di un provvedimento generalista come quello dell'indulto del quale esistono proposte di legge ferme da 15 anni». Ben diverso il parere di Tiziana Parenti di Forza Italia, secondo la quale «Toni Negri è tornato proprio perché ha avuto assicurazioni dal Pds in questo senso. Mi sembra un'altra brutta pagina della storia italiana».
Pietro Folena, responsabile giustizia del Pds, respinge le accuse della Parenti e si dice favorevole ad una legislazione organica «che porti a poco a poco a concedere ad esempio i benefici della legge Gozzini». Nel caso di «quasi grazia», avverte Ignazio La Russa di An, «è indispensabile l'adesione dei parenti delle vittime». Massimo Scalia dei Verdi propone una soluzione in Parlamento, dubbi da parte di Stefano Passigli di Sinistra Democratica e netto no di Marco Follini del Ccd.
Perplessi invece avvocati ed esperti. Tutti infatti ritengono preferibile la strada dell'indulto a quella del provvedimento mirato. «La grazia "ad personam" non può escludere la necessità di un provvedimento generalizzato che chiuda la stagione del terrorismo», dice Tommaso Mancini, difensore di Toni Negri. «La grazia parziale può andare bene per dare immediata soluzione a casi specifici, ma credo che l'indulto sia necessario». Più o meno analoga la posizione di Mauro Palma dell'associazione «Antigone», che si occupa del pianeta carcere: «Siamo d'accordo se la grazia "ad personam" appartiene ad una strategia "di accompagnamento" al provvedimento di indulto». E così la pensano anche Adriano Soffi, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani: «Se è una sorta di semilibertà, non ci soddisfa affatto. Se invece è solo un modo più veloce per arrivare alla grazia, ben venga». Fermamente contraria l'Associazione italiana vittime del terrorismo: «I morti sono morti. Scene come quella del ritorno di Toni Negri - afferma Maurizio Puddu, presidente dell'Associazione, "gambizzato" dalle Br - accolto come una star non fanno altro che riaprire le ferite».