Il Corriere della Sera                                                             Mercoledì, 30 luglio 1997

WB01343_.gif (599 bytes)


DALL'ULIVO

Gargani: decisione affrettata e il Ppi ha fatto bene a dire no

G. Fre.

ROMA - «E' stato un voto affrettato, troppo affrettato. Bisognava riflettere di più: ha fatto bene il Ppi a votare contro».

Perché?

«Perché questo provvedimento non soltanto non è generale, come dovrebbe essere. Ma sotto il testo c'è anche una fotografia, quella di Toni Negri. Per mesi e mesi c'è stato un silenzio totale sul problema dell'indulto, improvvisamente è tornato di attualità. Quando? Quando è rientrato in Italia Toni Negri. Allora, si è preteso in fretta e furia di farlo approvare».

Giuseppe Gargani, esperto di giustizia del Ppi, è categorico: l'indulto non deve essere approvato in aula, dove è necessario il voto dei due terzi dei parlamentari, ci pensi bene il Pds: «Quello che non mi spiego è che su provvedimenti come il nuovo 513, che garantisce l'equilibrio del contraddittorio nel processo, sono in molti a suonare l'allarme a sinistra. E sull'indulto nessuno si pone domande. Anzi, lo si fa approvare senza approfondimenti, quasi surrettiziamente».

Si è detto che è arrivato il momento di chiudere un'epoca, quella del terrorismo.

«Ah sì? E perché? Le epoche si chiudono da sole non per legge o con provvedimenti di clemenza. Il terrorismo è superato da tempo, mi pare, non vedo nella società rigurgiti di quel periodo. Mi dispiace, questa tesi non mi convince né come politico né come giurista: non è che liberando cinquanta persone si risolve il problema».

Lei è contrario anche alla grazia a Sofri?

«No, per Sofri è un problema diverso. Io credo che firmerò per la richiesta di grazia, come ha fatto anche D'Alema».

Perché è diverso?

«Perché quello è un caso in cui la condanna è arrivata troppo tardi, dopo venticinque anni dai fatti. Non si può parlare di giustizia, quando un uomo è ormai cambiato. Il valore e l'utilità della pena in questi casi non hanno più senso».

Anche dal terrorismo sono ormai passati venticinque anni.

«Ma questo problema va visto in generale, non frettolosamente. E soprattutto non deve interessare una sola parte o peggio soltanto alcune persone».

WB01343_.gif (599 bytes)