INDULTO/1
"Sono a favore dell'indulto ma mi rendo conto che è un grande tema che non può essere trattato nel chiuso di una commissione. Merita di essere discusso nelle aule parlamentari perché tocca valori di fondo della nostra vita democratica e della dignità umana". Livia Turco, ministro per la solidarietà sociale, interviene sulla questione dell'indulto con alcune dichiarazioni a "il manifesto". L'indulto - cui il ministro Flick è oggi contrario - è per Turco "un atto di maturità. Dire che i tempi non sono maturi significa chiudere, senza alcun vantaggio. Evita solo la presa di coscienza. Ora dobbiamo essere in grado di fare un atto di riconciliazione".
"Proprio il rispetto verso le vittime e il dolore delle famiglie - continua il ministro - mi porta a dire che un atto di assunzione di responsabilità sull'analisi di quegli anni sia il modo migliore per ricordare le vittime. Evitiamo di avere una visione puramente celebrativa delle vittime, è necessario riparlare di quegli anni e assumersi delle responsabilità rispetto a quegli anni. Perciò la più netta condanna del terrorismo ma bisogna far rivivere la memoria di quell'impegno. Allo stesso tempo significa anche non chiedersi perché una generazione ha commesso quelle follie. Non è un interrogativo giustificazionista, tutt'altro. Nei confronti di chi ha preso le distanze rispetto a quell'esperienza penso che il carcere non sia una forza. Il farsi carico del dolore delle vittime e di chi ha sbagliato e si è assunto la responsabilità dello sbaglio non è una prova di debolezza ma di forza".