di B.V.
SABATO 10 maggio, a venti anni dall'uccisione di Giorgiana Masi, è convocata a Roma una manifestazione nazionale "contro l'emergenza e l'autoritarismo, per la liberazione dei prigionieri politici e per il ritorno degli esuli". L'iniziativa è indetta da un ampio coordinamento di centri sociali, collettivi studenteschi e associazioni di base. La manifestazione è stata caparbiamente voluta dalla "rete nazionale Sprigionare tutti", un insieme eterogeneo di realtà che si è costituito alcuni mesi fa con l'unico obiettivo di rilanciare una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla necessità di un superamento della legislazione d'emergenza e per accellerare i lavori dellla Commissione giustizia, che da mesi sta discutendo su un progetto di legge d'indulto. Lavori che hanno un andamento carsico: ad ogni ripresa, segue un periodo in cui l'indulto scompare dall'agenda della commissione. Per sabato è prevista la partenza di un treno "libero e gratuito" - il numero 702 -, che partirà da Trieste alle 07,45, sarà a Mestre alle 09,30, a Padova alle 10,00, a Rovigo alle 10,30, a Ferrara alle 11,00, a Bologna alle 11,30, a Firenze alle 12,40 e infine a Roma alle 14,45. E altri pullman arriveranno da più parti per convergere alle 15,00 in Piazza Esedra, per proseguire poi in corteo fino a Ponte Garibaldi, il luogo dove fu uccisa fa Giorgiana Masi. Per la sera è previsto un concerto, a cui sono stati invitati Enrico Capuano, Claudio Lolli, Ricky Gianco, Gianfranco Manfredi e altri musicisti (Fino ad oggi hanno dato la loro disponibilità Lolli, Capuano e Manola Angel). All'inziativa - convocata da un appello di cui pubblichiamo alcuni stralci in questa pagina - hanno dato l'adesione alcuni rappresentanti dei Verdi, come Paolo Cento, Rifondazione comunista (che ha dato la sua adesione ufficiale e sarà rappresentata da Giovanni Russo Spena), alcuni esponenti dei "Comitati Liberi-liberi". Significativa è stata anche l'adesione alla manifestazione di Antigone, l'associazione che si batte da anni per il superamento della legislazione di emergenza. In un suo comunicato si legge che sono passati venti anni dall'uccisione di Giorgiana Masi e che "a venti anni da allora, in un contesto politico e sociale completamente mutato, alcune centinaia di persone, in carcere o all'estero, soffrono ancora le condanne comminate in base alla legislazione di emergenza" e per questo "numerose proposte di legge, di tutte le parte politiche, sono indirizzate al superamento giuridiche".
Proposte che, prosegue il comunicato di Antigone, sono "sempre assediate da qualche incombente speculazione sul dolore delle vittime. Noi crediamo invece che verità e giustizia possano consentire a uomini e donne che hanno passato quasi metà della loro vita in carcere di tornare liberi e padroni del proprio destino, senza alcuna offesa per la memoria delle vittime"". Ma il primo appuntamento è per domani alle 11,00 a Largo Cairoli a Roma, dove i promotori della manifestazione terranno una conferenza stampa a cui saranno presenti Sandro Medici, Giovanni Russo Spena, Paolo Cento, Mauro Palma. E sempre nella mattinata è previsto un ponte radio tra molte emittenti "alternative" (Onda d'Urto di Milano e Brescia, Radio Sherwood di Padova, Radio Città aperta e Radio Onda Rossa di Roma, e Radio K Centrale di Bologna e Balkan Radio di Trieste). Il giorno stesso, sempre a Roma, alle 16,00 nell'aula 1 di Lettere, assemblea di preparazione della manifestazione di sabato. Durante la manifestazione sarà distribuito un opuscolo sulle proposte di legge suul'indulto.