Il Manifesto - 13.02.97

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Cossiga: amnistia per ex terroristi

Proprio in coincidenza con la bufera sulle schedature del Viminale, Francesco Cossiga ha lanciato la proposta di amnistia per i reati legati al terrorismo: "Sì, perché non avevamo a che fare con criminali comuni", ha detto l' ex presidente della Repubblica in una intervista a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. "Quello (e dentro questo c'è anche il caso Sofri) fu un periodo storico - ha proseguito Cossiga - e l'amnistia non è il perdono. E' uno strumento politico: vuol dire chiudere politicamente un periodo storico". "Quella del '68 e del '77 - ha detto ancora - è stata una generazione di militanti. E anch'io sono un militante. Dovremmo fare un club dei militanti. Con chi? Io e Gallinari". Da provocazione a provocazione, Cossiga ha concluso osservando che "avevano ragione i brigatisti a rifiutare il marchio di terroristi".

"La proposta di Cossiga è un'utile contributo alla soluzione di amnistia-indulto per quel periodo storico", ha commentato il deputato Verde Paolo Cento. "E' giusto considerare l'amnistia non come occasione di perdono, concetto che appartiene alla sfera individuale e non allo Stato, ma come strumento che vuole chiudere politicamente un periodo intervendendo anche sulle conseguenze giudiziarie che si sono prodotte".

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