di VALERIO GUALERZI
UNA norma sobria, equa per restituire una chance di vita e di libertà a chi ha già subito una detenzione dura e lunghissima". Così il deputato di Rifondazione Nichi Vendola ha illustrato in commissione giustizia a Montecitorio i cinque disegni di legge sull'indulto presentati alla camera. "Non si propone - ha detto Vendola, che dei disegni di legge è relatore - alcuna specie di perdonismo, non si vuole dare nessun colpo di spugna: si intendono cancellare solo le sovra-penalizzazioni e le aggravanti con le quali, in nome dell'emergenza e della lotta al terrorismo, la legge penale uscì dall'ordinario, oltrepassò la normalità. La Corte costituzionale avallò le leggi eccezionali sottolineandone il carattere transitorio. Ed oggi non c'è persona di buon senso che contesti il fatto storico che la lotta armata si è completamente esaurita da circa un decennio. E' in questo dato reale la motivazione principale di tutte le proposte di indulto". Vendola ha sollecitato il più largo consenso all'interno della commissione. A favore di un provvedimento di indulto sono i partiti della sinistra (Pds, Rifondazione e Verdi) e una parte consistente di An. All'interno di Popolari e Forza Italia esistono posizioni diverse. Contrario è invece il Cdu. I disegni di legge (che probabilmente verranno unificati) non dovrebbero trovare difficoltà e essere approvati dalla commissione. Tutto da vedere invece l'esito della discussione in aula, dove per l'approvazione finale della legge è necessaria una maggioranza qualificata dei due terzi. Vendola nella sua relazione ha sottolineato che nessuna riduzione di pena è prevista per i responsabili dei reati più gravi (devastazione, saccheggio, strage, omicidio e attentato all'integrita dello stato). "Stiamo occupandoci solo di quella scheggia residua di circa 250 'detenuti politici' che mediamente ha già scontato 15 anni e dei circa 160 tuttora latitanti". La possibilità di estendere gli effetti del provvedimento di indulto anche ai condannati che hanno preferito espatriare è prevista in particolare da uno dei 5 disegni di leggi, quello a firma del deputato verde Paolo Cento. Sulla costituzionalità di questa norma esistono però all'interno della stessa commissione giustizia diverse perplessità. I due testi presentati da An e quello della Sinistra democratica (Folena, Saraceni e Cesetti) sono pressoché identici. Molto simile è anche quello firmato dal presidente della commissione giustizia Giuliano Pisapia e da un gruppo di deputate di Rifondazione, che prevede però anche un elemento in più. Si tratta di una norma transitoria per fare sì che possano godere dei benefici della semilibertà e dell'affidamento esterno anche quei detenuti interessati dal provvedimento di indulto che abbiano dei residui di pena da scontare. I disegni di legge sull'indulto torneranno all'ordine del giorno della commissione per la discussione vera e propria non appena il ministero di giustizia sarà in grado di fornire i dati aggiornati sulla popolazione carceraria interessata dal provvedimento.