il Manifesto - 16 Settembre 1997

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Internet

FRANCESCO PICCIONI -

D ocumentare, archiviare e mettere a disposizione di chiunque rende la rete una risorsa a espansione geometrica di potenza. I dubbi sorgono semmai per l'eccesso di informazione, che può produrre l'impossibilità di farla propria. Centinaia di fonti indaffarate a rimescolare gli stessi elementi secondo scale gerarchiche differenti è probabile che generino sfiducia nella raggiungibilità di una "verità", sia pure transitoria. L'analogia con l'oscura foresta delle ricostruzioni "di sinistra" della storia italiana recente è fin troppo facile. E anche nella rete la schizofrenia delle molte sinistre italiane - "siamo uguali, siamo diversi", sintetizzava il Michele Apicella di "Palombella rossa" giunto all'apice della sua crisi di identità - si ripropone senza veli. Spesso anche all'interno dello stesso soggetto. La Fondazione Luigi Cipriani (http://www.planet.it/freewww/cipriani/), ad esempio, ha l'indubbio merito di mettere a disposizione gli atti del convegno "La parabola dell'emergenza" e di diversi altri similari, tenutisi nel corso dell'anno. E' possibile così farsi un'idea del dibattito sulle proposte intorno a amnistia-indulto-prigionieri politici, maneggiando una volta tanto argomentazioni disobbedienti al frettoloso semplificare giornalistico e che danno respiro storico ad affermazioni come quella di Bertinotti a Venezia ("siamo il popolo dell'indulto"). Tra gli invitati al convegno, insieme a parlamentari, giuristi e avvocati delle "due sinistre", anche Prospero Gallinari. In questi interventi si può apprezzare la volontà di tutti di uscire dagli schematismi falsificanti che hanno distrutto, a sinistra, la possibilità di "spiegarsi" in modo coerente gli eventi del recente passato. Risalta maggiormente, perciò, il carattere residuale delle ricostruzioni dietrologiche consolidatesi nel "senso comune progressista" ma incapaci, per principio, di distinguere tra "occultismo di stato" e lotta armata di sinistra. Un "senso" che in varia misura, a seconda dell'argomento, inficia parte della documentazione (pure questa messa in rete nello stesso sito) prodotta nel lavoro parlamentare dal defunto Luigi Cipriani, esponente di punta della classe operaia milanese e a lungo senatore di Democrazia Proletaria. Una eredità del passato che fa a pugni con la possibilità stessa di "superare l'emergenza". Perché l'emergenza, in questo paese, non significa solo leggi speciali e poteri abnormi in mano a polizia e magistratura, ma anche e soprattutto informazione scientemente menzognera sulla natura del conflitto consumatosi nei decenni passati.

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