il Manifesto - 19 Agosto 1997

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PARLIAMO DI INDULTO

GHERARDO COLOMBO *

E GREGIO DIRETTORE, a proposito dell'editoriale di Rossana Rossanda pubblicato sul numero del 12 agosto, dal titolo "Che dice Colombo", e dall'implicito sottotitolo "Colombo dica quel che sa!", credo che l'ipotetica querelle si basi su un equivoco. Tutto quello che so è assolutamente di dominio pubblico, perché deriva dall'esperienza di consulente alla Commissione stragi, che ha conosciuto documenti prodotti da vari uffici giudiziari e redatto relazioni sugli argomenti (Moro e Cirillo) da me citati nell'intervista a la Repubblica . Sono tutte carte pubbliche che - a mio parere - dimostrano quanto ancora non si sappia su entrambe le vicende. Le mie opinioni mi paiono trovare conferma in recenti pubblicazioni.

Avrei voluto elencare nel dettaglio i punti che ritengo ancora oscuri sia del caso Moro che del caso Cirillo, ma non sono riuscito a reperire i vari documenti che mi avrebbero permesso di essere preciso, e allora devo limitarmi ad indicazioni di massima. Quanto al caso Moro, i dubbi riguardano alcuni momenti dell'investigazione, alcuni particolari della fase dell'istruzione, la completezza della documentazione (e delle conoscenze) relative al periodo di segregazione. Quanto al caso Cirillo, il contenuto dell'accordo che ha permesso la sua liberazione, le contropartite e pochi altri dettagli.

Mentre cercavo la documentazione (una relazione e qualche atto della Commissione stragi, la sentenza Alemi ed altri atti del processo Cirillo, qualche testo pubblicato da poco) mi è venuto in mente che l'argomento meriterebbe qualche cosa di più di una corrispondenza a distanza, necessariamente troppo sintetica, non contestuale e scarsamente dialettica.

Ecco allora la mia proposta: se Rossana Rossanda è d'accordo, potremmo incontrarci pubblicamente per approfondire insieme il tema. Non in una sfida, come amano intitolare in questo periodo i giornali quando si tratta di mettere delle opinioni a confronto, ma in una ricerca comune che consenta, se si può, di arrivare a conclusioni condivisibili.

La prego di ringraziare Rossana Rossanda della stima, ricambiata, che ha manifestato nei miei confronti, di perdonarmi se non entro sin d'ora più nello specifico della questione, di ricevere i miei cordiali saluti.

*sostituto procuratore a Milano

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