Il Manifesto - 27.12.97
GRAZIA
C ONSENSI a sinistra, cautela al centro, critiche e scetticismo da destra e dalle associazioni che raccolgono i parenti delle vittime del terrorismo. Sono queste le reazioni suscitate dalla decisione del presidente della repubblica di concedere la grazia e sei detenuti per reati di terrorismo. Il portavoce dei Verdi Luigi Manconi parla di "un atto dovuto più che un gesto di clemenza", considerato "lo stato del sistema giudiziario e di quello penitenziario del nostro paese". "Se si pensa - ha aggiunto - che abbiamo dovuto sudare 7 camicie per far accedere al lavoro esterno Claudio Cerica, la cui inoffensività e il cui 'recupero' erano e sono inequivocabili, si ha un'idea di quanto sia ristretto, poco influente e poco significativo quel provvedimento di grazia. Che pure va apprezzato perché, se non altro, sana alcune situazioni personali di ingiustizia".
Per Nichi Vendola, deputato di Rifondazione e vicepresidente dell'Antimafia, l'iniziativa di Scalfaro va considerata "un segno di coraggio e di buonsenso". "Un segno - ha aggiunto - che va nella direzione giusta, ovvero quella di considerare il carcere una 'extrema ratio' per la tutela della società". Vendola, che è relatore a Montecitorio del provvedimento sull'indulto, ricorda come ora "tocca alla classe politica dimostrare lo stesso coraggio e scrivere, senza troppi indugi, la pagina dell'indulto".
Un giudizio positivo sulla scelta di Scalfaro arriva anche dal leader del Cdu Rocco Buttiglione, che però sottolinea quello che definisce "un limite assoluto", ovvero che gli atti di clemenza riguardino "solo persone che non si sono macchiate di delitti contro la vita umana". Un altro centrista, Pierferdinando Casini, spiega invece di non scandalizzarsi "per questo gesto di Scalfaro, almeno quanto chiedo di non scandalizzarsi ai falsi moralisti e agli ipocriti che fanno finta di scandalizzarsi per l'amnistia nei confronti di Tangentopoli".
Duro invece il commento del deputato di An Alfredo Mantovano. "Ma, sulla grazia ai terroristi - si è chiesto - Scalfaro non aveva detto che doveva pronunciarsi il Parlamento?". Scalfaro, ha ricordato il parlamentare del Polo, aveva escluso "qualche settimana fa la grazia per i terroristi ancora detenuti", e che in quella occasione aveva dichiarato "la necessità di impegnare il parlamento su un tema così delicato e importante". "Se il presidente lo ha fatto avrà avuto i suoi buoni motivi", è stato invece il commento del presidente dell'Associazione vittime del terrorismo Maurizio Puddu. "Il principio che sarebbero tutte persone non coinvolte in fatti di sangue è relativo - ha proseguito - perché il concorso morale non è meno grave dell'azione stessa".