Il Messaggero - 27.12.97

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CHE COS’E’

Un provvedimento che al singolo detenuto condona tutta o parzialmente la pena

ROMA - La grazia è un provvedimento amministrativo che riguarda il caso singolo di un detenuto o i casi di più detenuti sempre analizzati singolarmente. E’ questa la caratteristica che differenzia la grazia dall’indulto, che invece concede un condono generale ad una categoria di detenuti. Con il provvedimento di grazia, il Capo dello Stato può condonare in tutto o in parte una pena o può commutarla in un’altra di minore gravità. Inoltre, il provvedimento di grazia può anche essere condizionato, dunque subordinato, al verificarsi di alcune circostanze.

Viene concessa su richiesta della parte interessata, che deve farme istanza al capo dello Stato con una lettera (firmata dall’imputato o da un suo parente prossimo o dal suo avvocato di fiducia) che deve essere inviata al ministro di Grazia e Giustizia.

La domanda di grazia può essere presentata anche al procuratore generale presso la Corte d’appello nel cui distretto si trova il pm che ha ottenuto la condanna da condonare. E’ il procuratore generale, che dopo aver svolto accertamenti sul caso, inoltra la domanda al ministro di Grazia e Giustizia con le sue osservazioni sulla vicenda. E’ poi il ministro a decidere se dare ulteriore corso alla pratica, inoltrandola al capo dello Stato o se bloccarla all’origine. L’ultimo parola, dunque, spetta al presidente della Repubblica, anche se la complicata procedura riconosce al ministro della Giustizia un grosso potere di scelta sulle richieste da inoltrare al Quirinale.