La Repubblica - 03 luglio 1997
Grazia parziale o grazia individuale?
Critiche e polemiche contro liniziativa di Flick
Il difficile addio agli anni di piombo
ROMA - Il giorno dopo le dichiarazioni del ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick sulla volontà di chiudere definitivamente gli "anni di piombo", la possibilità che il presidente Scalfaro conceda "una serie di grazie individuali" sta già suscitando una serie di polemiche. Il no più importante a ogni ipotesi di grazia arriva da Bologna, dove Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, ha commentato l'iniziativa di Flick come una "follia": "L'amnistia e l'indulto servono a pagare il prezzo del silenzio", ha detto Bolognesi, "per chiudere un periodo senza arrivare ai mandanti e agli ispiratori politici degli attentati, perché sono state stragi politiche".
Un secondo no, seppure di diverso valore, è stato ribadito oggi anche dal figlio di Adriano Sofri, Luca. L'ipotesi di una "grazia parziale" sarebbe un "pastrocchio" per il caso di Sofri, Bompressi e Pietrostefani, i tre esponenti di Lotta Continua in carcere per l'uccisione del commissario Calabresi. "Il nostro scopo principale", ha detto Luca Sofri, "e quello di ottenere al più presto una revisione del processo ed essere riconosciuti innocenti come da tempo si proclamano". Un provvedimento di grazia per i reati di terrorismo, oltre tutto, non "riguarda il caso Sofri, Bompressi e Pietrostefani per ragioni tecniche, per ragioni sostanziali, e perché non hanno nulla a che fare con i reati di terrorismo".
La "grazia parziale come soluzione-ponte, in attesa che il Parlamento affronti l'intera questione, sarebbe invece ben vista da Alleanza Nazionale. Lo sostiene il deputato Adolfo Urso, che ha presentato una delle proposte di legge a favore dell'indulto per i condannati per reati di terrorismo. Urso ha chiarito che la grazia parziale può essere concessa a due condizioni: che essa si limiti a cancellare quella parte di pena che deriva dalla legislazione d'emergenza riequilibrando le pene, così com'è nelle finalità dell'indulto; che essa non sia nei fatti discriminatoria per evitare ulteriori e non giustificate ingiustizie".
L'esponente di Alleanza Nazionale ha comunque aggiunto che un qualunque provvedimento di grazia dovrà comunque essere accompagnata da un provvedimento di risarcimento morale e materiale nei confronti dei familiari delle vittime. "Non si tratta di perdonare, né tanto meno di dimenticare", ha detto Urso, "ma di chiudere i conti col passato, con equità e serenità, anche per dare senso e significato alla nuova fase costituente".