La Repubblica - 05.03.98

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"Gli ex terroristi italiani resteranno in Francia"

Parigi, l'ha detto Lionel Jospin: il recente arresto di tre persone è stato un "atto dovuto" dopo Schengen

PARIGI (g.mar.) - I fuggiaschi degli anni di piombo potranno restare in Francia, il governo rispetterà la parola data da Francois Mitterrand nel 1985. Lionel Jospin lo ha assicurato formalmente ieri agli avvocati degli italiani che si sono rifugiati Oltralpe nei primi anni Ottanta: "Non accoglierò nessuna richiesta di estradizione", ha scritto il primo ministro ai legali Jacques de Felice e Irène Terrel. Gli arresti di tre ex terroristi, in seguito all'ingresso dell'Italia nel cosiddetto "spazio Schengen", dev'essere insomma considerato un incidente di percorso.

Nelle settimane scorse, i circa 150-160 italiani accolti in Francia hanno temuto per la loro sorte. Dopo l'ingresso del nostro paese nell'area di Schengen, il 27 ottobre scorso, i nomi di molti di loro sono stati inseriti dalla polizia italiana nel sistema informatico europeo, nel quale sono schedati tutti i ricercati, e la polizia francese ne ha arrestati tre. Un "atto dovuto", poiché Schengen è in qualche modo la prefigurazione di uno spazio giuridico europeo. In materia di estradizione, tuttavia, l'ultima parola spetta al governo e alcuni ex terroristi avevano scritto nei giorni scorsi a Jacques Chirac e Lionel Jospin per chiedere una scelta definitiva sul loro destino.

La risposta del primo ministro, al quale spetta il compito di firmare o no i decreti di estradizione, è arrivata ieri con la lettera ai due avvocati: "Vi informo che il mio governo - si legge tra l' altro - non ha intenzione di modificare l'atteggiamento della Francia. È per questo motivo che non è stata e non sarà accolta nessuna domanda di estradizione di cittadini italiani che sono venuti nel nostro paese nelle condizioni citate".

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