La Repubblica - 07.08.97
Flick sotto tiro "E' come don Abbondio"
Dopo l'intervista a "Repubblica"
ROMA - "Sull'indulto, Flick ha un atteggiamento da Ponzio Pilato e da cerchiobottista". "No, il ministro ha ragione". Pro e contro sulla presa di distanza del ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick dall'indulto e dalla nuova legge sul 513, annunciata ieri in un'intervista a Repubblica. Tra le prime critiche, quelle di Alfredo Biondi, ex ministro della Giustizia del governo Berlusconi. E' lui, Biondi, che accusa il suo successore di "atteggiamento pilatesco e di cerchiobottismo", perché, spiega, "dire, come fa Flick, che il governo non deve dare opinioni sull'indulto vuol dire rinunziare alla sua funzione di indirizzo".
Velate critiche arrivano anche dai partiti dell'Ulivo. Luigi Manconi, portavoce dei Verdi, nota, in una intervista al GrRai, che "Flick ha cambiato idea sull'indulto, prima era almeno possibilista". Per il leader verde "non c'è nessun collegamento tra l'indulto ai terroristi e un perdono per i responsabili di tangentopoli". Sferzante Nichi Vendola (Rifondazione), relatore della legge sull'indulto: "Mi aspettavo più fegato, un po' più di coraggio da Flick". E lo paragona a don Abbondio.
Apprezzamenti dalla maggioranza arrivano col vice-segretario del Ppi, Enrico Letta: "Ancora una volta sono d'accordo con il ministro Flick... approviamo le sue posizioni perché arrivano, oltre che da un ministro, da un uomo della sua levatura". Il Polo applaude invece col capogruppo del Ccd alla Camera, Carlo Giovanardi: "Se un fine barometro come il ministro Flick è arrivato a queste conclusioni vuol dire che si è accorto che l'idea dell'indulto è valutata con sdegno dagli italiani".