La Repubblica - 12.03.98

WB01343_.gif (599 bytes)


"No all'indulto ma esamineremo i casi individuali"

Flick: difficili soluzioni generalizzate

ROMA - No a soluzioni "generalizzate e indiscriminate", ma esami delle richieste "caso per caso" e adozione di "specifici provvedimenti individuali". Con la riproposta, di fatto, della grazia presidenziale, il ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick, nega la possibilità di un prossimo indulto agli ex terroristi. Il Guardasigilli lo ha ribadito ieri rispondendo alla Camera a un'interprellanza parlamentare di Mauro Paissan (gruppo Misto) e di Paolo Cento (Verdi).

Flick ha detto che "non ostacolerà il perfezionamento della volontà parlamentare che su questa materia impone un dibattito particolarmente approfondito ed un ampio raccordo tra le forze politiche". Raccordo che però, precisa, va "ben al di là della maggioranza di governo". Il ministro ha ricordato che le persone attualmente detenute per reati di terrorismo sono 212, delle quali 166 condannate per fatti di sangue e 91 condannate all'ergastolo. Attualmente - ha precisato - sono 71 i detenuti in semilibertà. Di questi, 9 sono condannati all'ergastolo, due per strage. Sono invece 39 le persone ammesse al lavoro esterno, 21 delle quali condannate al carcere a vita".