La Repubblica - 29.07.97
"Sui nostri morti - nessun compromesso"
L'opposizione dell'Associazione dei familiari delle vittime del terrorismo condivisa anche dal sociologo Ferrarotti
ROMA - L'Associazione dei familiari delle vittime del terrorismo ha accolto "con sconcerto" il via libera della commissione Giustizia sul provvedimento che riguarda l'indulto. "Perchè tutta questa fretta, tutta questa furia assolutoria su un problema di così grande spessore sociale? I politici non credano di poter usare i morti del terrorismo come merce di scambio per i loro compromessi politici", ha dichiarato Maurizio Puddu, presidente dell'Associazione. La discussione alla Camera, secondo il giudizio dei familiari delle vittime, è stata caratterizzata da una fretta eccessiva, "che non tiene conto delle conseguenze: invece di stare vicino ai familiari di chi è morto in quegli anni, si preferisce prendere provvedimenti a favore degli ex terroristi e di coloro che dall'estero ancora ridacchiano sul sangue che hanno versato".
Anche per il sociologo Franco Ferrarotti "i tempi per un indulto ai terroristi non sono ancora maturi". "Da parte della società civile sarebbe più tollerabile un graduale allegerimento delle pene, depurate degli inasprimenti derivanti dalla legislazione d'emergenza". Secondo Ferrarotti i parlamentari rischiano di fare un passo affrettato: "A parte la delicata e comprensibile posizione dei familiari delle vittime, non dimentichiamo che nella coscienza degli italiani il terrorismo è stata la prova più dura per la democrazia italiana, che ha colpito trasversalmente tutte le classi sociali e tutti i partiti". Il sociologo ha dichiarato che un atto di perdono sarà possibile in un futuro non remoto, "ma questo non significa dimenticare che cosa siano stati gli anni di piombo: lo Stato ha il dovere di non dimenticare".
"Massimo rispetto per i familiari delle vittime, che dal terrorismo hanno ricevuto soltanto dolore". Questa la dichiarazione di Italo Mambro, fratello di Francesca Mambro, ex terrorista dei Nar, che si è detto "amareggiato perchè la proposta finirà con l'escludere i soliti noti, ovvero Valerio Fioravanti e Francesca Mambro". Dall'indulto infatti rimarrebbero escluse le condanne per il delitto di strage e i due ex terroristi neri, pur dichiaratisi sempre estranei ai fatti contestati, sono stati riconosciuti colpevoli dell'attentato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Italo Mambro, animatore del comitato "E se fossero innocenti?", un'associazione che punta alla revisione del processo per la strage di Bologna, ha approfittato del "sì" della commissione Giustizia per lanciare un appello "a tutti coloro che sanno qualcosa, a tutti i politici che in quegli anni avevano responsabilità di governo, a tutti i cittadini che a qualsiasi titolo possano testimoniare la verità sulla strage".