La Stampa - 27.01.98
Schengen manda in cella due ex br
Ex militanti di Pl e Nar da anni rifugiati nella capitale francese
Parigi: traditi dalle nuove norme
PARIGI. Franco Pinna, ex militante di Br e Prima linea, e Alfredo Davanzo, ex militante dei Nuclei comunisti rivoluzionari, da anni rifugiati in Francia, sono stati arrestati nei giorni scorsi a Parigi. La notizia dell'arresto, che non era stata resa nota dalla polizia francese, è giunta tramite un comunicato inviato ieri alla sede parigina dell'agenzia Ansa da un sedicente "Comitato di sostegno ai militanti rivoluzionari", che chiede "l'immediata liberazione dei due compagni".
Pinna e Davanzo sono stati arrestati, come è stato confermato da fonte italiana, in seguito alla revisione di tutti i dossier giudiziari che riguardano mandati di cattura internazionali e richieste di estradizione, prevista dal trattato di Schengen.
Il metodo messo a punto dai Paesi aderenti a Schengen prevede che un magistrato di ogni nazione firmataria esamini tutti i dossier in sospeso prima di introdurre i dati nel Sis, il Sistema Informativo Schengen. Il Sis in pratica è un enorme archivio che permette agli Stati membri del Trattato di centralizzare i controlli di identità e di usufruire di un eccezionale patrimonio d'informazioni. Di fronte a casi a suo avviso ancora aperti e suscettibili di sviluppi, il magistrato può ordinare l'esecuzione del mandato di cattura e riavviare il procedimento giudiziario. E' ciò che è successo ai due italiani.
Franco Pinna, in Francia dal '78, era stato arrestato un anno dopo insieme a Enrico Bianco, per una rapina a mano armata compiuta per "aiutare le vittime della repressione". Liberato nell'81, insieme col compagno dopo uno sciopero della fame, Pinna non era tornato più in carcere e nell'89 si era rifiutato di presentarsi al processo chiedendo l'applicazione dell'amnistia decisa da Francois Mitterrand il 4 agosto '81, dopo l'elezione a presidente.
Alfredo Davanzo, arrestato in Italia per formazione e partecipazione a banda armata nell'82, si è rifugiato in Francia dopo tre anni e mezzo di carcerazione preventiva. Contro di lui è stato spiccato nell'86 un mandato di cattura per rapina e porto illegale di armi.
La notizia dell'arresto dei due ex terroristi ha suscitato allarme nella numerosa comunità di italiani riparati in Francia negli Anni 70-80 perché accusati di attività terroristica. Oreste Scalzone, ex leader di Potere operaio, capofila dei rifugiati politici in Francia, definisce "kafkiano" il fatto che l'immissione nel cervellone dei dati contenuti nei vari dossier porti alla riattivazione di tutti i mandati di cattura internazionali, riaprendo iter giudiziari che la volontà politica, come succede da venti anni in Francia, aveva di fatto chiuso.[Ansa]