IL SOLE 24 ORE - Domenica 3 Agosto 1997

WB01343_.gif (599 bytes)


Bologna ricorda la strage

Ma sull’indulto è polemica

BOLOGNA — È stata una cerimonia venata da commozione ma anche da forti toni polemici quella che ieri mattina a Bologna ha ricordato il 17° anniversario della strage della stazione. Le proposte di indulto e l'ipotesi di revisione del processo ai terroristi neri condannati per l'eccidio sono state al centro di una requisitoria del presidente dell'Associazione familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, che nel suo intervento ha denunciato le «mortificazioni e gli atteggiamenti burocratici» degli organi dello Stato e ha lanciato accuse contro il ministro dell'Interno. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, intervenuto alla commemorazione, ha dichiarato che la sua presenza «è più che un impegno, è anche la testimonianza di cose già fatte. Quello che ci hanno chiesto per le famiglie lo abbiamo fatto e se ci chiederanno altre cose le faremo. Ma intanto le cose promesse sono state mantenute». Alla cerimonia era anche presente il presidente della Camera Luciano Violante, che ha precisato: «Non c’è una polemica sull’indulto, c’è una discussione — ha detto Violante — io non posso entrare nel merito della legge sulla quale deciderà il Parlamento, ma credo che ci sia da rispettare i valori delle vittime prima di ogni cosa; e poi se ci sono delle cose da vedere per i colpevoli si possono vedere. Ma le vittime vengono prima di tutti quanti gli altri». Dell’indulto ha parlato anche il sottosegretario alla Difesa Massimo Brutti: «Sbaglia chi sostiene che l’indulto agli ex terroristi sia un’equa distribuzione postuma delle ragioni e dei torti. Essi avevano ed hanno sempre avuto torto». Nel momento in cui lo Stato ha vinto «è anche possibile pensare a diminuire le pene» ha aggiunto, precisando però che «non è accettabile la contrattazione con gli ex terroristi».