Il Manifesto - 21.04.98
GERMANIA
Nel 1970 la Raf passò "resistenza armata". Per venti anni il gruppo che si era costituito attorno ad Andreas Baader e Ulrike Meinhof ha lasciato dietro di sé molti morti. Gli attentati che portarono a 30 morti si verificarono soprattutto tra il '74 e il '77. Il 29.03.77 i militanti della Raf rinchiusi a Stammheim iniziano lo sciopero della fame per protesta; il 28.04.77 dopo due anni di dibattimenti, la corte di Stoccarda condanna Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Raspe all'ergastolo. A maggio 1976, Ulrike Meinhof venne trovata "suicida"; nel '77 a Stammheim si "suicidano" in cella i detenuti Baader, Ensslin e Raspe; il 29.09.77: Il Bundestag vara una legge che vieta ogni contatto con i terrorsiti detenuti; il ministro della giustizia del Baden-Wuerttemberg, Bender, si dimette in seguito ai suicidi a Stammheim. Dopo il 1977, la nuova generazione della Raf fa altre vittime: il manager della Siemens Karl Heinz Beckurts (1986), il presidente della Deutsche Bank Alfred Herrhausen (1989) e Detlev Karsten Rohweder (1991), presidente della Treuhand, l'ente incaricato delle privatizzazioni nella ex Rdt.