La Repubblica - 14.05.98
"Volonté mi aiutò a scappare"
Oreste Scalzone, leader dell'Autonomia, rivela che nell'81 l'attore lo portò in barca a vela dalla Sardegna alla Corsica
ROMA - Dalla Sardegna alla Corsica, e quindi in Francia, verso la libertà, sulla barca a vela di Gian Maria Volontè. Così Oreste Scalzone fuggì nell'81 dall'Italia, con l'aiuto dell'attore che lui stesso definisce "un fratello".
"Il mio pensiero, quando torno alla fuga dal mio paese quasi vent'anni fa - dice Scalzone in una intervista al settimanale "Lo Stato" - va a Volonté che, con la sua barca a vela, mi aveva portato dalla Sardegna alla Corsica, aiutandomi fraternamente a lasciare l'Italia. Di lui ricorderò sempre che sembrava quasi confondere la sua persona, in carne ed ossa, con le sue meravigliose interpretazioni di personaggi rivoltosi e sovversivi. Lo conobbi nel 1964, all'epoca della messa in scena di una pièce teatrale di Hochnut che era stata allestita a Roma. Aveva fatto scandalo, perché era una denuncia del silenzio di Pio XII sullo sterminio nei campi di concentramento nazisti. Io e i miei compagni ci improvvisammo impresari teatrali e riuscimmo, firmando cambiali - continua il fondatore di "Potere operaio" - ad affittare un enorme cinema- teatro, a contattare la compagnia e a portare questa rappresentazione a Terni. Il vescovo organizzò subito una processione di riparazione e scomunicò tutti gli organizzatori".