OCCHI
      storia a puntate di francesca iovino disegni di valerio bindi SCIATTOPRODUZIE2004.   previously published on accattone.

       roma. april. 2004.

      OCCHI2.0 (seconda puntata)
      Il signor Vistaacuta prosegue così la sua vita grigia, con le sue ormai quotidiane abitudini grigie, camminando lungo i viali grigi sotto un sole caldo a volte, ma certamente sempre grigio, tutto immerso nella regolarità di eventi uguali senza l’emozione di un colore né di una nuova tonalità.
      signor vistaacuta e l'arcobaleno
      Una malinconia troppo difficile da sopportare, troppo profonda per i grandi occhi che scorgevano tutto che erano assetati del magenta dell’iris come del turchese degli scivoli nel parco giochi, tanto che l’attrazione degli occhi per le diverse tinte si trasforma pianopiano nel ricordo e nel desiderio di tuffarsi ancora una volta nei colori più incredibili, di vedere e ammirare nuove e variopinte combinazioni di toni. E fu così che in un giorno di primavera, la pioggia scese a catinelle sulle piccole foglie degli alberi dei viali, bagnando case automobili e tutti i fiori nei giardini, per interrompersi solo al comparire di un immenso luminoso e coloratissimo arcobaleno. Un grande arco nel cielo che dalla collina di destra si alza e si ripiega fino a raggiungere il lago oltre la pineta, in una specie di fiume di sfumature che purtroppo il signor Vistaacuta e i suoi grandi occhi possono soltanto immaginare attraverso uno sforzo di memoria, per riuscire a trasformare tutti quegli infiniti grigi in qualcosa di più luminoso e forse anche più divertente. Con la comparsa dell’arcobaleno gli occhi non resistono al desiderio di godere dei suoi colori, tanto che non fanno altro che strizzarsi sperando che qualcosa di travolgente accada, sperando che quelle strisce brillino improvvisamente, mentre inevitabilmente nulla succede quasi fosse proprio il signor Vistaacuta a non voler vedere cose fiori e animali come un tempo.
      Questo è troppo, pensò l’occhio destro che era sempre stato più avido di sfumature del suo compagno sinistro, non è possibile restare ancora con un uomo ormai stanco della passione per i colori, continuò a pensare, fino a concludere che l’unico rimedio era la fuga dal corpo del signor Vistaacuta, per tuffarsi tra le tinte dell’arco in cielo e nuotare sulle strisce variopinte. Un semplice salto e via verso l’arcobaleno, lontano dai grigi e dalla malinconia. (continua) l'occhio del signor vistaacuta


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