Arclele, Claudio Parrini e Ferry Byte in occasione del Progetto Mostra/Evento sul Media Attivismo (AHA: Activism-Hacking-Artivism, Making Art Doing Multimedia) ospite presso il Museo Laboratorio Arte Contemporanea di Roma nel mese di Febbraio 2002; propongono come "propria" opera d'arte il progetto di una versione accessibile del sito del Museo, che puo' essere consultato all'indirizzo Xs2LuxFlux.
Il sito originale - al pari di molti altri siti di interesse pubblico - risulta infatti inusabile ed inaccessibile per larghe fascie di utenza telematica.
La versione accessibile da noi progettata e prodotta viceversa risulta sicuramente e facilmente interpretabile da qualsiasi utenza: sia essa una persona cieca che utilizza uno screen-reader vocale per navigare sul web, una persona che soffre di disturbi psico-motori oppure, solo per concludere con un altro esempio chiarificatore del concetto di accessibilita', una persona ipovedente che utilizza un software ingranditore dello schermo da leggere.
La versione accessibile del Museo e' volutamente incompleta ma accompagnata da un'analisi del sito orginale sotto il profilo dell'usabilita' ed accessibilita' al fine di testare realmente la volonta' di uno dei pochi enti pubblici che hanno dimostrato sensibilita' verso questo argomento e verificare nel futuro se questa sensibilita' verra' concretizzata con il completamento della versione accessibile e l'aggiornamento che - ricordiamo - dovrebbe essere sempre realizzato parallelamente agli aggiornamenti effettuati sulla versione originale.
Nel panorama dei siti di interesse pubblico, malgrado l'Aipa ed altri organismi si accaniscano - potremo dire a questo punto - grottescamente, per elaborare e trasmettere regole inerenti il dovere di costruire siti accessibili per chiunque indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche o dotazioni software/hardware - la maggior parte dei Comuni, come ad esempio quello di Milano ed anche la stragrande maggior parte dei servizi nazionali di interesse pubblico come le Ferrovie dello Stato, continuano a fregarsene bellamente di queste "regole".
Il Museo Laboratorio Arte Contemporanea di Roma crediamo abbia cosi' concretamente fatto un primo passo - grazie anche alla concessione di mettere in evidenza questo stesso comunicato ed i link ad xs2web http://www.ecn.org/xs2web/ e al clarr http://users.iol.it/buste/clarr/index.htm (le attivita' piu' "hacktivst", rispettivamente nello scenario nazionale italiano ed in quello locale romano, nel promuovere un Web accessibile ed usabile) - a diffondere un'idea artistica ed insieme profondamente etica di fare comunicazione in Rete.
Ringraziamo quindi Tatiana Bazzichelli per averci traghettato verso questo esperimento di abbattimento delle barriere elettroniche per chi di barriere nel reale ne ha gia' troppe, ed il Museo Laboratorio Arte Contemporanea anche per aver acconsentito ad affiancare alla propria homepage di partenza un tentativo di offrire la possibilita' veramente a tutt@ di seguire il percorso adatto al proprio ipertesto di percezioni.
Arclele, Cladio Parrini, Ferry Byte,
31 gennaio 2002.