Volantino distribuito da Alternative Rouge et Verte, movimento ecologista di sinistra francese, durante la manifestazione del 16 dicembre 1995 a Parigi.

UN MOVIMENTO SOCIALE PER UN NUOVO PROGETTO DI SOCIETA'

Noi siamo tutti insieme, lavoratori del pubblico e del privato, giovani, disoccupati e precari, pensionati: per il servizio pubblico, contro l'assolutismo del mercato, per i diritti sociali, contro la legge della giungla, per il lavoro e la riduzione del tempo di lavoro, contro la disoccupazione e l'esclusione.

Un altro progetto di società comincia ad esprimersi. Viene dal basso e si oppone radicalmente al mercato unico con la sua moneta unica e il suo pensiero unico.
Sì, c'è un'alternativa all'Europa liberale di Maastricht, alla dittatura mondiale dei mercati finanziari, all'austerità e alla messa in campo di una società a due velocità che ci hanno voluto imporre negli ultimi 12 anni. Ed è il movimento della società che comincia a mettere in musica questa alternativa. Come diceva uno scioperante della RATP: noi possiamo essere attori, compositori e interpreti del nostro destino!.
Sì, è possibile ricercare, come ci invita l'appello degli intellettuali che sostengono gli scioperanti, . E' possibile, al contrario di ciò che dice Chirac, i movimenti di capitali e delle monete, sviluppare una politica economica che risponda ai bisogni sociali e che ci protegga, uno sviluppo sostenibile, sociale ed ecologico.
Sì, è nevessario nell'immediato ottenere dei risultati per una nuova protezione sociale solidale e democratica, per un rinnovamento dei servizi pubblici, per il diritto ad un lavoro per tutti. E questo presuppone al ritiro del piano Juppé di austerità e di regressione sociale.
Occorre dare un colpo di frenata a tutta una politica economica. Questa politica è stata imposta in gran parte del settore privato e sta per essere applicata ora passo per passo nel settore pubblico e alla Protezione sociale.
Per far passare la purga, il governo cerca di dividere le categorie in lotta, annuncia con il contagocce concessioni che può ritirare subito grazie ai pieni poteri che il Parlamento si prepara a dargli.
Approfitta dell'intossicazione che viene dalla televisione e dalla radio di Stato: più di due milioni di manifestanti il 12 dicembre erano meno importanti di due piloti liberati in Bosnia. Spera di non dover negoziare sotto la pressione degli scioperi e prepara ... nuove defiscalizzazioni degli oneri sociali per i padroni.
L'Alternativa rossa e verde, movimento politico ecologista e di sinistra, partecipa pienamente fin dall'inizio agli scioperi e alle manifestazioni per il ritiro del piano Juppé. Siamo favorevoli all'autogestione, siamo per l'organizzazione dello sciopero da parte degli scioperanti stessi, per Assemblee Generali che decidano democraticamente le lotte.
Da ecologisti, salutiamo gli scioperanti delle ferrovie che hanno ottenuto il blocco di un accordo di piano che preparava il declino delle ferovie in Francia e chiedono un nuovo progetto.
Noi siamo a favore di tutto quello che farà avanzare questo movimento: solidarietà finanziaria con gli scioperanti, assemblee tra diversi settori in lotta, estensione del movimento a nuovi settori, facendo partecipare sempre più i lavoratori del comparto privato, i disoccupati e i precari, incontri tra scioperanti, intellettuali, responsabili politici e di sinistra ed ecologisti.

Un nuovo movimento è nato in queste ultime settimane. Un nuovo progetto di società sta nascendo. Può e deve vincere.

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