SEGUITO DEL CAPITOLO 9°
IL MONDO FELICE DELLA BIOTECNOLOGIA
La aggressiva promozione dei suoi prodotti che Monsanto realizza , dall'ormone dell'accrescimento bovino (rBGH), alla soia "Roundup Ready", alle sue varietà di cotone resistente agli insetti, risulta agli occhi di qualunque osservatore come la continuazione dei suoi lunghi decenni di pratiche eticamente discutibili.
All'inizio Monsanto fu una
delle quattro aziende che volevano porre sul mercato un ormone
sintetico dell'accrescimento bovino, prodotta da un batterio
geneticamente manipolato per produrre proteine bovine. Un'altra
impresa fu la Cyanamid, oggi proprietaria di American Home
Products (si fonderà con Monsanto). Come descrive Jennifer
Ferrara , lo sforzo di Monsanto, che durò 14 anni, per ottenere
la approvazione della FDA alla commercializzazione del BGH
ricombinante, era pieno di controversie, arrivando ad uno sforzo
coordinato per sopprimere le informazioni sugli effetti
dell'ormone..
Un veterinario FDA, Richard
Burroughs, fu licenziato dopo avere accusato le imprese e
l'agenzia di sopprimere e manipolare dati pe occultare gli
effetti dell' rBGH sulla salute delle vacche da latte.
Nel 1990, quando sembrava
imminente l'approvazione del rBGH da parte dell' FDA, un patologo
veterinario del laboratorio di analisi agraria dell'Università
del Vermont, propose a due deputati dello stato vari dati prima
soppressi, che descrivevano un aumento significativo dei
tassi di infezione mammaria in vacche trattate con l'ormone di
Monsanto, inoltre un'incidenza anormale nei difetti alla nascita
consistenti in gravi deformazioni nei vitelli figli di vacche
trattate con rBGH. Una revisione indipendente dei dati
dell'Università realizzata da un gruppo regionale di difesa
degli agricoltori, denunciò nuovi problemi di salute nelle
vacche dovuti all'ormone, come lesioni agli zoccoli e alle zampe,
difficoltà riproduttive e metaboliche, infezioni uterine. La GAO
(US Congress's General Accounting Office), tentò di investigare
sul caso, ma non poté ottenere i documenti necessari di mOnsanto
e dell'Università che permettevano di concludere
l'inchiesta, in concreto rispetto agli effetti teratogeni ed
embriotossici che si sospettavano. La GAO concluse che le vacche
trattate con rBGH avevano tassi di infezione mammaria
superiori di un terzo alle vacche non trattate e raccomandò di
indagare ancora sul rischio di livelli elevati di antibiotici nel
latte prodotto usando rBGH.
L'ormone Monsanto fu
approvato dall'FDA per la vendita commerciale nel 1994. L'anno
seguente, Mark Kastel dell'unione agricoltori del Wisconsin, rese
pubblico uno studio uno studio delle esperienze degli
agricoltori del Wisconsin con la droga. Le sue scoperte
eccedettero dai 21 problemi potenziali di salute che Monsanto fu
obbligata ad includere nell'etichetta di avvertenze del Polisca
(nome commerciale del rBGH). Kastel trovò moti casi di morte
spontanea, alta incidenza di infezioni mammarie, gravi
difficoltà metaboliche e problemi nel parto e in alcuni casi
impossibilità di muoversi. Molti agricoltori che usarono
rBGH dovettero rimpiazzare alla svelta buona parte delle loro
mandrie. Invece di rispondere alle domande degli agricoltori
sull'rBGH, Monsanto iniziò l'offensiva, minacciando querele
contro le piccole imprese produttrici di latte che
annunciavano i suoi prodotti come liberi ad ormoni
artificiali e partecipando ad una richiesta delle varie
associazioni industriali contro la prima (e unica negli USA))
legge che obbliga ad etichettare l'ormone rBGH.
Tutto ciò mentre aumentavano
le prove degli effetti nocivi dell'rBGH sulla salute delle vacche
e delle persone.
LA SOIA "ROUNDUP READY"
Gli sforzi per impedire
l'etichettatura delle esportazioni statunitensi di soia e mais
manipolati geneticamente, sembrano indicare che Monsanto continua
ad applicare le tattiche inventate dalla compagnia per soffocare
le polemiche contro gli ormoni del latte. Sebbene Monsanto
argomenti che la sua soia Roundup Ready (conosciuta anche come
RRS) finirà per ridurre il consumo di erbicidi, l'uso
generalizzato di varietà di coltivazioni tolleranti gli erbicidi
significherà un aumento della dipendenza degli agricoltori dagli
erbicidi. Le erbacce che appariranno dopo l'uso
dell'erbicida originale si dovranno trattare con più
applicazioni di erbicida. "Questo aumenterà l'uso
dell'erbicida" dichiarò Bill Christison, un coltivatore di
soia del Missouri a Kenny Bruno di Greenpeace International.
"Se c'è qualcosa che aiuta la vendita di RRS è il fatto
che si può coltivare un'area piena di erbacce e usare prodotti
chimici per combattere il problema, il che non è quello che si
dovrebbe fare". Christison confuta l'affermazione di
Monsanto che le sementi resistenti agli erbicidi siano necessarie
per ridurre l'erosione del suolo a causa dell'eccessiva
lavorazione, e racconta che gli agricoltori del Midwest hanno
sviluppato numerosi metodi propri per ridurre l'uso totale di
erbicidi.
Dall'altra parte, Monsanto ha
aumentato la sua produzione di Roundup negli ultimi anni. Con il
brevetto del Roundup negli Stati Uniti sul punto di scadere (nel
2000) e con una concorrenza di prodotti di glifosato
crescente in tutto il mondo, il "pacchetto" di erbicida
Roundup e sementi Roundup Ready" è diventato la
pietra angolare della strategia di Monsanto per continuare ad
aumentare le vendite di erbicida. I possibili effetti
ambientali e sanitari delle coltivazioni tolleranti il Roundup
non sono stati indagati completamente; per esempio gli effetti
allergenici, il carattere invasivo o di erbacce di queste
coltivazioni e la possibilità che la resistenza all'erbicida si
trasferisca ad altre sementi simili alla soia o ad altre piante.
Mentre i problemi con al
soia resistente agli erbicidi sono tacciati essere generici
e speculativi, l'esperienza dei coltivatori statunitensi con le
sementi manipolate geneticamente da Monsanto costituisce
una storia molto differente. Dal 1996 Monsanto ha fatto uscire
due varietà di cotone manipolato geneticamente; una è una
varietà resistente al Roundup e l'altra, chiamata
"Bollgard" contiene una tossina per controllare i danni
prodotti da tre malattie del cotone. La tossina derivata dal
Bacillus Thuringiensis (B.T.) è stata utilizzata dagli
agricoltori ecologici dai primi anni '70 in forma di aerosol
naturale.
Però a differenza dei B.T. che
vivono relativamente poco e contengono la tossina in una
forma che si attiva solo nei sistemi digerenti di alcuni vermi,
le coltivazioni B.T. geneticamente modificate contengono una
forma attiva di tossina durante tutto il ciclo vitale della
pianta.
Gran parte del mais
geneticamente modificato è una varietà capace di contenere
questa tossina ideata per respingere il verme della radice del
mais.
Il primo problema della
presenza della tossina in tutto il ciclo vitale della pianta è
che favorisce
l'apparizione di ceppi
resistenti al B.T. tra gli insetti. La EPA degli USA ha
determinato che una resistenza prolungata al B.T. può
trasformare in infettanti le applicazioni naturali del batterio
B.T. in appena tre o cinque anni e richiede agli agricoltori di
piantare fino al 40% di cotone non manipolato
geneticamente, perché serva da rifugio agli insetti ed evitare
l'apparizione di resistenza al B.T.
In secondo luogo la tossina
contenuta da queste piante può danneggiare gli insetti benefici
oltre a quelli che gli agricoltori cercano di eliminare.
Ma gli effetti nocivi del
cotone Bollgard sono risultati essere più rapidi di quanto ci si
aspettasse, tanto che Monsanto e i suoi soci hanno ritirato dal
mercato più di due milioni di chili di sementi di cotone
geneticamente manipolato e hanno pagato ai coltivatori del Sud
degli USA un indennizzo di molti milioni di dollari.
D'accordo con varie
testimonianze pubblicate, le piante non solo furono attaccate dal
verme del cotone (al quale, secondo monsanto erano resistenti),
ma anche la germinazione fu diseguale, i rendimenti bassi e le
piante erano deformi.
Alcuni agricoltori persero fino
al 50% del raccolto.
Nonostante questi problemi
Monsanto continua a fomentare l'uso dell'ingegneria genetica in
agricoltura e a prendere il controllo delle più grandi
imprese di sementi USA.
Monsanto è già il padrone
di Holdens Foundation Sedds che somministra il germoplasma
utilizzato nel 25-35% della superficie coltivata a mais in USA e
di Asgrow Agronomics che è descritta da Monsanto come il primo
produttore, sviluppatore e distributore di sementi di soia in
USA.
Nella primavera del 1998
Monsanto acquisì Dc Kaib Genetics, la seconda compagnia di
sementi in USa e la nona nel mondo, come la Delta and Pine Land
la maggiore compagnia di sementi di cotone del paese. Con
queste due acquisizioni Monsanto controlla l'85% del
mercato USA di sementi di cotone.
La compagnia continua in
atri paesi questa aggressiva politica di acquisizioni di imprese
di vendita di prodotti. Nel 1997 Sementes Agroceres S.A. la
principale impresa di sementi di mais in Brasile, con una quota
di mercato del 30 -40%
Nel 1998 la polizia federale
del Brasile investigò su una denuncia di importazione illegale
di almeno 200 sacchi di soia transgenica, alcuni
provenienti da una filiale argentina di Monsanto .
Nel 1997 Monsanto dovette
ritirare 60000 sacchi di colza transgenica dal Canada.
Sembra che il carico di sementi resistenti al Roundup contenesse
un gene inserito diverso da quello che era stato approvato per il
consumo umano e animale.
VOLETE SAPERE QUALCOSA SU ROBERT SHAPIRO, IL DIRETTORE DELLA MONSANTO?