Il Corriere della Sera - 04.10.97
PISA - «Scoppiamo dalla voglia di morire. Ovidio Bompressi, a quanto sembra, è quello che ne ha più voglia. Pietrostefani lo seguirà a ruota ed a me toccherà continuare la battaglia per la giustizia e la verità. Almeno fino a quando ne avrò le forze».
E' quanto afferma Adriano Sofri in un'intervista al settimanale del volontariato «Vita» in edicola oggi.
«Le parole di mio padre - ha commentato Luca Sofri, figlio dell'ex leader di Lc - non sottintendono volontà suicide, sono soltanto l'ennesima denuncia della situazione nella quale si trovano e contro la quale sia Sofri che Bompressi e Pietrostefani hanno deciso di protestare con uno sciopero della fame a oltranza». La data di inizio dello sciopero della fame non è stata ancora decisa, ma secondo Luca Sofri dovrebbe essere nella seconda metà di ottobre.
Nell'intervista Sofri parla anche della situazione delle carceri italiane: «Fino a quando non si svuoteranno di almeno quindicimila detenuti, non crederemo più a nessuna promessa di riforma della giustizia. Tutti i discorsi sono già stati fatti, ora vogliamo numeri.
«L'unico gesto sensato sarebbe un'amnistia immediata in grado di far uscire un detenuto su tre, quei detenuti in carcere per reati risibili condannati da pubblici ufficiali corrotti e corrompibili».