Il Corriere della Sera - 14.05.98

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Disegno di legge varato in Commissione Giustizia al Senato provoca la rivolta dei magistrati: troppo lavoro per i giudici di sorveglianza

Abusi edilizi «perdonati», protesta Verde

Tra i reati che verrebbero depenalizzati, il saluto fascista e gli spinelli di gruppo

M.A.C.,

ROMA - La commissione Giustizia del Senato ha approvato ieri il disegno di legge che prevede un'ampia depenalizzazione dei reati minori, in modo da alleggerire il carico dei procedimenti penali. Non si rischierà più molto a «insultare» un vigile urbano e anche il saluto fascista potrebbe non essere più reato, così come lo spinello di gruppo (che sarà però sempre sanzionato con il ritiro del passaporto) o la coltivazione di canapa indiana per uso personale.

Le polemiche sono scoppiate su un altro fronte: se il progetto verrà votato così com'è dalle assemblee di Palazzo Madama e di Montecitorio, non rischieranno il carcere nemmeno i colpevoli di abusi edilizi e di reati ambientali. Una decisione che cozza contro i gravi problemi del Paese in questo settore, come dimostra la recente tragedia nel Salernitano. Verdi e Legambiente sono insorti. E problemi ci saranno anche per le norme sulla sicurezza nei posti di lavoro.

Contro un altro provvedimento, approvato martedì, e adottato sempre per decongestionare il sistema giudiziario, in particolare le carceri (le cosiddette misure alternative), si è invece schierata l'Associazione nazionale magistrati e la sua presidente Elena Paciotti, che ha protestato per l'aumentato carico di lavoro dei giudici di sorveglianza. Questa presa di posizione ha creato un nuovo motivo di attrito tra politica e magistratura. Le dichiarazioni della Paciotti sono state «censurate» sia da esponenti della maggioranza (Folena, Saraceni, Bonito) sia da esponenti di An (Simeone, Cola e Fragalà). «Ogni volta - sottolineano Folena e gli altri Ds - che una legge innova sul piano delle garanzie e dell'equità, l'organo rappresentativo della magistratura ne coglie solo gli aspetti di sovraccarico di lavoro che ne derivano per i magistrati». Al centro della discordia del provvedimento di depenalizzazione, invece, l'articolo 11 del Ddl che prevede una delega al governo in materia di urbanistica, ha spiegato il senatore verde Giovanni Lubrano di Ricco.

«Essa infatti è estremamente generica tanto da poterci far rientrare anche la concessione edilizia o la revisione dei parametri della legge Merli (sull'inquinamento delle acque, ndr). E su questo siamo assolutamente contrari». «In un momento in cui il sacco del territorio è sotto accusa per il disastro in Campania, si dà il segnale al Paese che costruire case abusive e violare le leggi urbanistiche non è più reato», è il commento di Legambiente. «Noi avevamo chiesto - ha detto Enrico Fontana, responsabile legalità di Legambiente - che la depenalizzazione dei reati minori proseguisse di pari passo con l'introduzione nel codice penale dei reati ambientali». Per Fontana c'è il rischio che si assista a un «Far West» in campo ambientale. Questo tipo di reati non sarà il solo punto di contrasto. Ersilia Salvato, vicepresidente del Senato, di Rifondazione, ritiene indispensabile, ad esempio, ripristinare le norme attuali in materia di tutela della sicurezza sui posti di lavoro. Si tratta dei casi più lievi sanzionabili solo in via amministrativa: quelli per i quali era previsto un arresto di 6 mesi.

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